lunedì 19 settembre 2011

Rugb-rica Mondiale - Fasce e formazioni ideali

Non cercate qui commenti sugli shakeout del ranking Irb, dove oggi l'Italia guadagna inopinatamente una posizione (la decima) per via della discesa di Samoa: l'abbiam già detto, durante i mondiali i punti guadagnati o persi valgono doppio quindi meglio riparlarne a fine ottobre, altrimenti sarebbero titoloni ogni lunedì.
  Non aspettatevi neppure preview del match Italia - Russia che domani mattina chiuderà la seconda giornata Mondiale. Ci sono le news, foto, film e dichiarazioni pubblicate su RR Tumblr: Sergio Parisse dice, dobbiamo tenere il ritmo alto e gli avanti devono fornire palle di qualità ai giovanotti al largo, bene; Luciano Orquera è infortunato, in panca al suo posto va Gonzalo Canale e Luke McLean, in campo all'ala, è pronto eventualmente back to the future a subentrare a Riccardo Bocchino come apertura.
Non c'è molto altro da dire, solo aspettare un match tra nazionali molto distanti in termini di ranking (13 punti, come tra noi e il Sudafrica secondo). Una partita senza storia: c'è solo un precendente ufficiale, un 67-7 a Mosca nel ottobre 2006, nove mete  a una. Speriamo lo sia, senza storia, anche in altri sensi, ci accontenteremmo che il gap rispetto al 2006 si fosse ridotto alla metà.
Nell'attesa passiamo ad altro, prendendo spunto da qualificazioni e fasce di merito.

Nel gerarchico e meritocratico mondo del rugby (le due cose  NON sono nel nostro caso in contraddizione), sulle nazionali incombe come missione il ranking Irb e quand'è l'ora, il piazzamento ai Mondiali.
La prima fascia è quella delle semifinaliste: nel 2007 erano Sudafrica, Inghilterra, Francia e Argentina ma già allora era difficile pensare che la Nuova Zelanda non ne facesse parte. In più dopo anni di declino (anche per i pochi test disputati), è opinione comune che i Pumas ne siano usciti, mentre è decisamente rientrata l'Australia, almeno fino a questo weekend; è difficile poi determinare se ne faccia parte l'Inghilterra o la Francia, mentre l'Irlanda aveva ballato dentro e fuori fino agli inizi del 2011. Tra qualche settimana si vedrà.
La seconda fascia è quella delle quarti-di-finaliste. Vi ambisce da sempre l'Italia senza mai pervenirci (fu ottava nel ranking per un po' nel 2007 ma ci condannò il 16-18 al Mondiale con la Scozia), l'Argentina la dovrà sudare quest'anno, ci stanno le altre europee del Sei Nazioni; ogni tanto - non probabilmente stavolta - vi irrompe una Pacifica tra Fiji e Samoa.
La terza fascia, tra nono e dodicesimo posto: ci stanno gli Azzurri e non certo da ora (indispensabile momento di autocoscienza). E' zona fondamentale, visto che queste con le superiori parteciperanno di diritto alla prossima edizione della Coppa del Mondo senza passare dalle qualificazioni. Attualmente parrebbero abitarci Canada, Scozia o Argentina, Italia e Samoa (queste ultime due sulla fiducia - e sfiducia).
Sotto al dodicesimo posto c'è l'area delle ulteriori otto qualificate di volta in volta al Mondiale (sono solo in 25 ad aver partecipato ad almeno a un mondiale, ultima arrivata proprio la Russia); più giù della ventesima piazza sta il mare magnum di tutte le altre nazioni dove si gioca a rugby.

A proposito di qualifiche e meriti, qui sotto trovate la formazione Abr-ideale della seconda giornata di Mondiale. E' preliminare, la giornata infatti finirà solo domani: siamo in attesa di inserire nomi italiani (speriamo non russi). Voi dite la vostra che io ho detto la mia.


Fullback - Lucas Amorosino, Argentina. Arrivato in nazionale come rimpiazzo, l'ex Leicester e PampasXV è stato l'incubo della difesa avversa. In panchina: Paul Williams, Samoa: due prestazioni in settimana, al piede e non solo, da leader in campo.
- Right winger: Vincent Clerc, France. Ha segnato tre mete, la prima al terzo minuto e l'ultima in extra time per raggiungere il bonus. Non solo esperto: indefesso.
- Left winger: Richard Kahui, New Zealand. Confermato rispetto alla Abr formazione della prima giornata, dov'era già a sinistra in attesa che lo riposizionasse Henry....  Produttivo (è metaman del torneo) e rugbisticamente intelligente. In panchina: Alesana Tuilagi, Samoa. Ha segnato 3 mete in settimana nella prima gara, alla seconda era un po' stanchino.
- Outside centre: Conrad Smith, New Zealand. Ha segnato significativamente la prima meta di 13 al Giappone. Lo eleggiamo nonostante la pochezza degli avversari.
- Inside centre: Francois Steyn, South Africa. Lo scorso turno era in formazione come fullback, ora al centro. Comunque ci deve essere, bombarda e carro armato. In panchina: Shontayne Hape, England. Per le due mete che tirano su il morale alla pesta Inghilterra del primo tempo.

- Halfback: Ander Monro, Canada. Due drop su tre contro la Francia e il campo pesante. In panchina: Dan Parks, Scotland, uno dei pochi ancora affidabili al quasi 100% al piede e ognitempo.
- Scrum half: Nicolas Vergallo, Argentina (nella foto). Ha eseguito il miglior game plan della giornata, che ha esaltato i Pumas manco fossero nel 2007 e ridimensionato la Romania rispetto alla prova con la Scozia . In panchina: Morgan Parra, France. Tornato ai suoi livelli, capocannoniere quasi con una sola partita.

- Nr 8: Louis Picamoles, France. Bell'esordio che vale il Man of the Match. In Panchina: Pierre Spies, sta tornando in forma e non solo dal punto di vista muscolare.
- Openside flanker: Sean O'Brien, Ireland. Non certo un grinder, protagonista placcatore e ball carrier. In panchina: Heinrich Broussow, South Africa, lo Specialista, solo perchè l'avversario dell'irlandese era più impegnativo. Menzione per Maurie Fa'asavalu, Samoa, due prestazioni in settimana notevoli.
- Blindside flanker: Stephen Ferris, Ireland. Scelta difficile: nel ruolo si sono confermati nella giornata Shalk Burger e Jerome Kaino. Eleggiamo l'irlandese per l'impresa storica di squadra cui ha dato un contributo importante.

- Lock: Jamie Cudmore, Canada.  due prove importanti in settimana, una proibitiva contro i francesi in cui se l'è cavata egregiamente.
- Lock: Danie Roussow, South Africa. Ha l'ingrato compito di rimpiazzare Victor Matfield e non s'è dimenticato di quanto vinceva il titolo mondiale col nr.8 sulle spalle. Ball carrier devastante. In panchina: Paul O'Connell, Ireland. Grande vecchio,  credevamo già sul viale del tramonto.

- Tighthead prop: Mike Ross, Ireland. Per forza o con l'esperienza, ha stroncato un anno di progressi della mischia australiana che aveva retto quella italiana.
- Loosehead prop: Mike McDonald, Usa. Significativa prova difensiva e da ball carrier. In panchina: Rodrigo Roncero, Argentina. ha retto i pesanti rumeni, ha corso per il campo, s'è astenuto da stupidate disciplinari.
- Hooker: William Servat, France. Ball carrier principale dei Bleus, a tempo perso si occupa anche di reggere la mischia da primo posto mondiale e di non sbagliare un lancio in rimessa.

1 commento:

ringo ha detto...

Roussow che non deve aver perso un ovale, a differenza di recenti precedenti...

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