lunedì 24 ottobre 2011

La finale mondiale per episodi

Il rugby è un fatto collettivo, per questo è molto bello da valutare in termini di strategie e tattiche complessive di team, di game plan (la famosa "partita a scacchi"), di capacità di esecuzione  ed eventualmente di adattamento. Una finale però è un evento a sé stante, quindi può esser appropriatamente valutata anche per episodi.
A maggior ragione la finale RWC2011, dal punteggio così basso che si potrebbe sintetizzare come un paio di riprese a braccio di ferro, coi concorrenti in stallo per 40 minuti la volta.

Gli eventi principali procedono per "cluster", sia nel primo che nel secondo tempo.
Primo tempo
 Parte male Piri Weepu, fallisce al sesto minuto un calcio piazzato non distante ma angolato da sinistra. Il punto è che lo fallisce in modo veramente grossolano e probabilmente la cosa lo scompone mentalmente; costerà agli All Blacks otto punti relativamente facili. Tanti quanti quelli da lui sbagliati in semifinale.

-  Morgan Parra non si fa problemi, al 12' come al solito si butta con ottima tecnica sulle gambe di Ma'a Nonu lanciato dritto per dritto e lo placca da solo. Il problema non è la mole di Nonu, è Richie McCaw lanciato a sostegno: prima "accarezza" con la mano la faccia del francesino e poi lo centra con una ginocchiata sullo zigomo. Per una cosa analoga solo alla prima che ha fatto, cioè metter le mani vicino agli occhi di un avversario, a Ghiraldini han rifilato 13 settimane di squalifica.
Stimiamo molto la professionalità di McCaw, per cui è difficile per noi accettare che la sua ginocchiata fosse volontaria. Certamente il capitano si getta sull'uomo a terra per scalzarlo via, da cui uso di mani e ginocchia, ma la responsabilità di capire che c'era una faccia e non delle spalle sotto di lui, rimane tutta sua. Il fallo da foga scomposta del capitano non colpisce quanto le sparate delle vigilia di qualche iperteso  fan-atico giornalaio neozelandese, secondo cui McCaw  avrebbe dovuto essere un preciso target degli scorretti francesi. Ovviamente Joubert non s'avvede di nulla, tanto che nemmeno ferma il gioco alla prima sosta, come farà con Cruden qualche tempo dopo.

- Un minuto dopo, al 13', una palla da rimessa laterale arriva a Dusatoir che viene placcato da McCaw e va a terra isolato. Weepu lo bracca stando in piedi,  il sostegno di Trinh-Duc arriva una frazione di secondo dopo che McCaw molla il placcato.  E Joubert - indovina cheffà? - fischia il tenuto a Dusatoir. Roba che l'arbitro Lawrence sarà ancora lì a chiedersi se il sudafricano faccia parte del team di fisici che han scoperto il neutrino più veloce della luce.
La decisione di Joubert ha due effetti: primo, rivela l'atteggiamento arbitrale per tutta la gara, cioè attenzione massima ma casi 50-50 tutti a favore della platea; il secondo, il calcio di punizione viene spedito in rimessa laterale, quella che procurerà la meta All Blacks.

- Siamo al 14' minuto, arriva la meta All Blacks. I francesi si sono ancorati per tutto il Mondiale a una rimessa laterale che può contare ben quattro saltatori/interdittori, si vedrà anche nel proseguo della finale quanto la sfruttino, ma il management All Blacks li ha ben studiati e ha preparato un trappolone.
L'amo da parte Kiwi è predisporre due blocchi di salto sul proprio lancio, uno con Whitelock saltatore vicino, un altro con Kaino in fondo. I francesi aggressivi marcano entrambe, cadendo così in trappola. Al lancio di Mealamu, il primo uomo in linea Tony Woodcock si disinteressa di sollevar Whitelock, invece taglia immediatamente verso il centro della linea, sguarnito di francesi impegnati a sollevare i saltatori alle due capi della stessa; Jerome Kaino in fondo evita l'intercetto e passa al volo senza manco girarsi al pilone che sta tagliando interno sotto di lui, questi attraversa il buco della linea lanciato e si getta in meta mentre i piloni Bleus, con le mani ancora sulle chiappe dei propri saltatori, si chiedono cosa sia successo. Uno schema da football americano. In cabina, Henry si congratula coi suoi vice e ha l'aria di uno che dica, càspita ottimo homework!

- L'infortunio di Aaron Cruden al 34' parrebbe fatale ma si risolve non negativamente per gli All Blacks: in panchina c'è Stephen Donald, riserva di lunghissimo corso di Dan Carter, scartato un annetto fa per una congenita lentezza ma sicuro nei piazzati. E' forse la più bella storia di questa finale: scartato dopo almeno tre anni di tentativi di ricavarsi un posticino da panchinaro in nazionale, sbeffeggiato in patria come "loser" e rassegnato a migrare a Bath, sarà colui che marcherà i punti decisivi della vittoria All Blacks. "La pietra scartata dai costruttori è divenuta testata d'angolo", faremmo incidere sullo stemma di famiglia se fossimo in lui.

Dopo che Weepu falliva la trasformazione e, in modo grossolano, un ulteriore penalty, e nonostante un tentativo infruttuoso di drop da parte di Trinh Duc, ben preparato ma un po' distante, il primo tempo si chiude su un aperto 5-0. Non senza che il mediano Tutto Nero si riscattasse parzialmente, bloccando con una francesina un break dell'apertura di rincalzo francese, anche lui molto propositivo, alla ricerca di riscatto.


Anche nel secondo tempo gli eventi decisivi si susseguono a sciame, in sequenza.
- Al 42' Yachvili calcia un piazzato più o meno dalla medesima posizione del primo tentativo di Weepu. La sensazione è che sia dentro anche per i cronisti inglesi di cui abbiamo seguito la telecronaca, ma le bandierine degli assistenti rimangono basse. Prendiamo atto.

- Al 44' è Nonu a provare a rompere l'attenta linea difensiva francese (nb: non un tentativo di sfondamento, vuoi centrale o al largo, riuscirà agli All Blacks; solo Donald farà una volta tre passi oltre). Il sostegno da ambo le parti è immediato, è ruck e la palla esce dal lato francese. Vista di lato non par nulla di (troppo) falloso ma Joubert opta per il mancato rotolamento difensivo. Punizione centrale dalla linea dei 10 metri, l'occasione della vita per Donald e non la manca, è 8-0. Ribadiamo, nulla di scandaloso nella decisione dell'arbitro: Joubert non è Lawrence, trattasi semplicemente di classici "50-50" risolti regolarmente pro squadra di casa. Come se non fosse una finale Mondiale, nulla di nuovo sotto il sole, Boreale o Australe che sia.

- Al minuto successivo, Nonu fa casino dietro una ruck con Weepu; Rougerie ne approfitta, dando un legale calcetto all'ovale attraverso il gate; l'attrezzo finisce nelle braccia di Trinh-Duc che parte per lo sfondamento più profondo della partita. L'apertura braccata  libera in modo acrobatico Yachvili al centro dell'area dei 22 metri, il mediano scivola e perde l'attimo ma mantiene il possesso, servendo Rougerie che guadagna ulteriori metri, poi Servat che esita e vien fermato a meno di 5 metri dalla meta sul lato sinistro del campo. Pare una occasione di gioco rotto irrimediabilmente perduta, la difesa All Blacks ha il tempo per ri-schierarsi.  A Yachvili non resta che la più classica delle aperture, ma arriva l'errore blu della linea difensiva: palla a Trinh Duc, Donald sale a razzo verso Rougerie primo uomo a destra che sta per ricevere, ma così facendo si sovrappone a Ma'a Nonu e "buca" la linea; il centro francese non deve far altro che appoggiare alla sua destra mentre l'assorbe, servendo Thierry Dusatoir lanciato che scivola fino al palo e appoggia l'ovale in meta. Con la facile trasformazione fa 8-7 al 48'. E oltre mezz'ora da giocare. What a final of the final!

- I padroni di casa sono scossi, lo dimostra Weepu che manda direttamente fuori il calcio di ripresa del gioco, quanto basta a Henry per rimuoverlo seduta stante. I francesi s'installano nella metà campo All Blacks, questi si salvano ancora una volta grazie a Joubert che fischia un delay of the game a Servat in rimessa laterale, mentre Poux si faceva medicare (sempre impeccabili le chiamate dell'arbitro, solo un po' ... monodirezionali). I Kiwis provano a guadagnar spazio ma non ce n'è, la difesa francese è impenetrabile, dopo 15 fasi vengono fatti arretrare fino a metà campo e perdono palla.

- Nei successivi 5 minuti è pressione francese, più metodica ed organizzata: arrivano dentro all'area dei 22 metri Nera, qualche smanacciata strana fa cader palla, è mischia per gli All Blacks in zona rossa e sul più bello che i francesi la fan girare per prendersi il possesso, ancora Joubert li punisce.Servat alza le mani sbuffando nel classico gesto di gallica sopportazione, oh là là là ....

- Dopo una serie di assalti All Blacks rintuzzati prima di arrivare alla linea dei 10 metri Bleus e un calcio di punizione diretto in rimessa ma fallito, al 65' arriva la punizione guadagnata in modo impeccabile dalla mischia francese; è lontana, 48 metri, Frans Steyn ne tira da più lontano, anche Parra; Trinh Duc ci prova, la potenza c'è ma non la precisione.

- Gli episodi seguenti di rilievo sono un calcio troppo profondo dell'apertura francese, facile preda di Dagg che libera ad oltre 50 metri di distanza, poi un placcaggio importante di McCaw su Palisson lungo l'out sinistro. Il pallino è però sempre in mano francese, coi Tutti Neri in Linea Maginot che manco la Francia stessa col Galles - a proposito di "insulto" in finale.
Una doppia serie di una quindicina di fasi d'attacco tra metà campo e linea dei dieci metri Neri dei francesi vengono interrotte da smanacciate All Blacks e, al 75', l'apoteosi: Kaino si accovaccia su una ruck e sotto gli occhi dell'arbitro allontana la palla con le mani. Yachvili che stava per estrarre palla, guarda Joubert allargando le braccia, il quale gli risponde con gesto analogo; a quel segnale, tre All Blacks si piazzano tra francesi e ovale dando loro le spalle  in perfetto fuorigioco e lo riportano dalla loro parte. Berlusconi direbbe, sic transit gloria mundi.

Fossimo neozelandesi, festeggeremmo questa tanto attesa vittoria in modo sfrenato; solo, finite le feste, ogniqualvolta si parlerà di rugby, occhi bassi e straordineria umiltè: this game is the Mother of all ugly wins.

44 commenti:

reda ha detto...

vorrei spezzare una fiocina in favore di mccaw: l'impressione che ho avuto è che mccaw si aspettasse parra a terra, mentre il francese all'ultimo ha cercato di spostarsi alzando la testa e presentandosi puntuale all'appuntamento con il ginocchio kiwi. episodio che classificherei come normale scontro di gioco, però forse io non faccio fede, dato che sono nato (rugbysticamente parlando) quando ciò che stava a terra era terra...

ivanot ha detto...

Questo tipo di arbitraggi rovinano questo grande sport, adesso gli AB hanno vinto il loro mondiale, ora basta!!!! spero che gli arbitri si tolgano di dosso questa Moggi dipendenza ed inizino ad essere i veri servitori di questo grande sport. W il Rugby

Abr ha detto...

Ho lasciato anch'io il beneficio del dubbio, reda. Rimane però il danno procurato involontariamente da foga scomposta, tipo "gioco pericoloso", punibile come un fallo di mano involontario ma influente in area di rigore nel calcio.
Senza contare la mano in faccia, fatale a Ghiraldini. Ma don't worry, la Webb Ellis è dei Kiwis e i cuordileoni della Irb non prenderanno nessun provvedimento contro il capitano.

Abr ha detto...

Que viva siempre el rugby, ivantot.
Arbitrare il rugby non è semplice, ci sono ancora troppi gradi li libertà interpretativa nel valutare il breakdown.
Joubert non ha fatto nulla di clamorosamente sbagliato, ha tenuto un metro allineato all' "ambiente".
I difetti di un Mondiale "casalingo" peggio di un mondiale di calcio coreano o argentino, in cui tutto era previsto, esito incluso.

Certo che per venti minuti abbondanti, 3.5 milioni di persone hanno aumentato l'utilizzo dei servizi igienici ...

Paddy O'Brien ha visto 'sta coppa quanto il suo amichetto Henry, ma PRIMA di questa finale. Ma ribadiscoo, nulla di scandaloso. Ora voltiamo pagina però.

Anonimo ha detto...

Salve sono nuovo di questo blog.. e mi compiaccio con il coomento della finale .. concordo pienamente.. con quanto scritto .. ieri ho provato sul forum della Gazzetta a far capire le stesse cose.. scritte qui .. ma con scarsissimo successo. L'arbitraggio di Joubert.. come scrive Abr non e' stato clamorosamente scandaloso .. ma ha consentito agli AB di giocare quasi sempre in fuori gioco .. e . per chi conosce di rugby.. sa bene quale vantaggio ci sia,.... sulla ginocchiata di Mc Caw a Parra.. e' meglio sorvolare.. per tutti i motivi sopra esposti .. grazie . e buon rugby . a tutti ..

Abr ha detto...

Grazie Anonimo, torna a trovarci e condividere idee, magari controcorrente, con noi.
E' il senso di questo blog, che vuole essere di approfondimento, rispetto al mainstream un po' massificato e pret a porter che si può trovare altrove. Sempre, anche oltre al mondiale.
Buon rugby.

elpigna ha detto...

grande commento come al solito.
a me rimane un dubbio pure sulla punizione di donald. era davvero dentro?

non han mai mostrato il replay (almeno dove l'ho guardata io), son andato a cercarmi il video ed io qualche dubbio ancora ce l'ho, la palla non sembra mai passare davanti al palo destro, tagliandone la visuale

http://www.youtube.com/watch?v=C2Pzsfc2OTs

certo che nessun francese ha protestato, ma il meglio piazzato era sotto i posts...

illuminatemi

Abr ha detto...

Grazie!
Ho avuto precisamente la tua medesima sensazione di incertezza anche riguardo a quel piazzato, elpigna; la differenza è che al replay, la mia sensazione è che fosse dentro, giusto per un pelo. A sensazione.
Il vero dubbio mi rimane sul calcio di Yachvili, anche l'unico replay proposto non me l'ha risolto per nulla, anzi.

Anonimo ha detto...

rieccomi .. penso . che . visti gli argomenti trattati .. tornero' spesso a trovarvi ..
Lo spirito del rugby.. e' quello che anima tutti noi .
Una domanda. forse essendo nuovo .. ne avrete gia' parlato . ma la pongo lo stesso ... cosa ne pensate della haka . utilizzata per la finale? ..si vede in giro da un paio di anni .. ma ultimanente la stanno utilizzando piu spesso ..
. per quanto mi riguarda.. io la reputo .. altamente offensiva nei confronti degli avversari ..e in piu' e' solo scena... null'altro .. . visto poi anche . l'apporto avuto nella finale dai giocatori Maori .. che si sono sciolti come neve al sole... direi che . forse e' meglio rimettere.. nel cassetto . questa versione aggressiva.. che ne pensate?

Anonimo ha detto...

accidenti .. allora non sono l'unico ad aver avuto il dubbio che il piazzato di Yachvili fosse dentro .. leggo adesso il tuo post Abr....

Paolo ha detto...

Interessante ricostruzione, ma tendenziosa. Avanti ora con la mia ricostruzione tndenziosa ;)
Su McCaw troppo facile sarebbe dire che furono i francesi in settimana a dirne di cotte e di crude, volevano bastonare e rimasero bastonati. L'azione per voi è dubbia, per me è evidente che McCaw arrivava in sostegno a tutta birra e non si è preoccupato troppo di "cosa" ci fosse per terra. Dispiace per Parra, c'est la vie. Incidente di gioco (e finiamola con 'sta storia della manina, ridicolo anche solo parlarne, così come è stata ridicola la sanzione al Ghira).
Piuttosto io ricordo un McCaw a terra in area di breakdown sepolto da una montagna umana e impossibilitato a muoversi e a ripararsi, e un francese che affettuosamente gli pianta i tacchetti sul costato. Non ricordo il minuto o la circostanza, è stata questione di un secondo, ma ricordo la scena. Che cattivoni questi francesi eh?
Punizione di Donald: Nonu viene placcato, si sbinancia in avanti ma resta in piedi un attimo, il francese a lui aggrappato è già col ginocchio a terra ma continua a trattenerlo impedendo il primo tentativo di liberazione di Nonu: si può fare? Non so, credevo che il giocatore a terra non potesse impedire agli avversari di passare. Ad ogni modo, un attimo dopo Nonu va a terra, placcaggio completato ma il francese resta ancora là, impedendo chiaramente a Nonu di passare indietro. Forse involontario, ma il fallo c'è, altro che 50-50.
Ricordo anche, tanto per dirne un'altra, al 16mo e 30 sec del primo tempo, un placcaggio senza palla di Clerc su Cory Jane che arrivava in sostegno su Nonu placcato al limite dei 22 francesi. Ostruzione volontaria, fallo e (volendo) cartellino giallo per Clerc. Forse potrei sbagliarmi sui nomi, ma la dinamica era chiara e avvenuta sotto il naso di Joubert, che però poi ha concesso calcio ai francesi per tenuto (concedendo ai transalpini di ributtare la palla nella metà campo ABS e respirare, visto soprattutto il momento favorevole ai tuttineri).
Secondo tempo, punizione dai 48 metri di Trinh Duc: concessa perché il tallonatore ABS si è stappato in mischia. Rivedendo però la mischia dall'alto, si nota il pilone destro francese che, subito dopo l'ingaggio, inizia a spingere storto, verso il centro, costringendo il tallonatore ABS a stappare. Non mi intendo di mischie, ma mi risulta che i piloni devono spingere dritto.
Insomma questa storia degli arbitraggi pro ABS sembra ormai una giaculatoria che si ripete a ogni vittoria dei neozelandesi, a prescindere. Non nego che in alcuni casi siano stati favoriti, non nego che qualche errore arbitrale sia andato a loro favore, ma qualcuno anche contro. Costruirci su un post per dimostrare che la vittoria del mondiale era stata decisa a tavolino 4 anni fa, per favore...
Se poi vogliamo vederla dal punto di vista del gioco espresso sul campo, credo che nemmeno al più accanito detrattore dei kiwi possa sfiorare l'idea che almeno fino alla semifinale compresa gli ABS abbiano meritato tutte le vittorie. Ampiamente.
La finale l'hanno giocata male in attacco, considerando che in apertura avevano la riserva della riserva (e dal 30mo "della riserva" ancora) forse qualche attenuante si può concedere.
Per contro, cosa abbiano combinato i francesi in tutta la partita non è dato sapere, visto che facevano fatica a superare i 10 metri avversari. Per come sono arrivati in finale, e per essere arrivati nei 22 avversari in modo insidioso una volta sola in tutta la partita (su cappella suicida di Weepu) e aver pure marcato meta, diciamo che possono baciarsi i gomiti e mettere un cero nella loro cappelletta di Saint Rugby, invece di recriminare.
A voler essere salomonici, si sono affrontate una Francia al meglio delle proprie (modeste) possibilità e una NZ al 50% delle sue. Due linee difensive molto efficaci, due attacchi sterili. Alla fine per un punto Martin perse la capa, ma per favore, non diciamo che è stato l'arbitro a marcare quel punto.

Paolo ha detto...

Disclaimer: ho visto la partita due volte, la prima accecato dal tifo tuttonero e con le mani sudate (quindi non conta) e la seconda la sera, a mente fredda. Potrei quindi sbagliarmi su alcuni dettagli di quanto è successo in campo. Se così fosse, chiedo venia in anticipo, sarò pronto a riconoscere i miei errori in ginocchio. Ma la ricostruzione a memoria è fatta in buona fede ;-)

GO ABS! :-P

Abr ha detto...

He la Haka!
Non condivido che sia "offensiva": tutti sanno che si tratta di un qualcosa che gli All Blacks devono fa' per contratto ... Battute a parte (ma nemmeno tanto), la fanno non per intimidire ma per caricarsi, per "commettersi" fino in fondo. Buon pro. Ad esempio fecero la Kapa O'Pango con tanto di gesto del taglio della gola a Bribane: di solito la riservano per le gare in casa (cioè per il loro pubbico), ma la cosa non gli impedì di perdere partita e torneo TriNations.

Cmq, al proposito del fatto che la facciano per loro in primis, famoso rimane il ricordo di quella Haka performata in spogliatoio, qualche anno fa al Millennium, durante i test di novembre, per incomprensioni con gli organizzatori che dopo volevano dar spazio a qualcosa di ugualmente "etnico" da parte gallese. So' tutti barbari ...

Ciò detto, trovo la Haka sia oramai troppo sfruttata, banalizzata quasi. Però è diventata un trademark, come il cavallino della Ferrari.

Personalmente la guardo volentieri quando fanno la Ka Mate, per me la "vera" Haka.
La Kapa 'o Pango la trovo roba da tamarri di periferia, adatta ad Ali Williams che non so se avete notato, per farla sceglie sempre di coprire l'inquadratura più esterna in favor di telecamera, manco fosse Lilligrubber.

Quando ho visto i francesi rispondere in questa finale, mi son detto NO! Stesso difetto degli italiani che 4 anni fa voltarono le spalle.
La Haka va vissuta con sopportazione, come fosse la predica del prete in chiesa. Altrimenti si svegliano pure loro ...
Tra l'altro, l'aver attraversato la linea di metà campo, costerà ai francesi una multina.
Non si può sfidare una sfida ... a mente fredda han ragione, altrimenti prima o poi si rischierebbe le mani addosso.

Anonimo ha detto...

Sai .. io . continuo a vederla la Kapa'o Pango . come piu un offesa che . un guanto di sfida.. lanciato all' avversario.
Discorso diverso per la Ka Mate.. che . come dici tu .. va ..sopportata.. da parte dell'avversario .. con il massimo rispetto.
Se ricordi bene . anche gli Irlandesi . in passato . hanno passato il limite.. entrando quasi a contatto con gli AB durante una Haka, dal mio punto di vista . i Francesi hanno fatto benissimo a .. tenere il loro comportamento .. che . in ogni caso .. e' stato di rispetto .. nei confronti di un avversario .. ma. fermo .. .. e conscio della propria forza.
Ieri ..poi .. i tanto guerreschi AB di origine Maori . non hanno fatto . granche' .. lasciando . il campo .. ad una piu . pragmatica visione del gioco . in stile anglosassone.. da parte dei loro compagni. non concordi ?
e poi .. come diveva un mio vecchio allenatore di rugby.. quelli che hai di fronte.. non sono altro che uomini come te :)
buon rugby a tutti :)

Anonimo ha detto...

per Paolo .. dire che i Francesi .. avevano . modeste possibilita' di gioco e' davvero . poco onorevole.. forse dovresti riguardare la partita una terza volta ? :) .. . alla fine chi vince ha sempre ragione.. nel senso che . i risultati non si discutono .. si puo' discutere. sul come si e' arrivati a quel risultato .. ma. il campo lascia sempre un verdetto .. innappellabile.. e che va' accettato da tutti. E penso che . anche i francesi .. lo accetteranno .. almeno quelli che . vivono il rugby..

Abr ha detto...

Grazie mille del tuo contributo Paolo, ottimo controcanto al post.
Dato che gradirei molto vederti in ginocchio :) lasciami però controbattere.

- ginocchiata: McCaw abbiam detto, è un uomo d'onore, altro che dubbi. Ma ciò non toglie che conservi la responsabilità oggettiva dei danni che la sua foga provoca. Non serve l'intenzionalità per meritare una bella punizione o la sanzione a posteriori.
Ghira. è stato punito per un nonnulla, dici tu, ma non per la Irb. La quale, scommettiamo casa tua contro un cornetto algida ;) non sanzionerà affatto mcCaw?

- i pestoni a McCaw: concordo siano di troppo. Tanto alla sua età non serve più educarlo a non "far l'Armando", cioè cader giù casualmente dal lato sbagliato delle ruck :D
(Paolo c'mon, proprio l'esempio di quello notorio in tutto il mondo, persino tra la classe arbitrale, che mai rotola via, vai ad evocare?)

Ps.: McCaw è fortunato a non esser nato una o due generazioni prima: a me avevan insegnato che qualsiasi cosa per terra dalla mia parte di campo e senza i miei colori addosso, è terreno legalmente calpestabile. Adesso invece li tutelano un minimo.

- ruck della punizione di donald: non contesto la tua versione, anche se ho visto una scena un po' diversa.
Il punto che tutti i Kiwis a partire da Graham henry non vogliono comprendere, è quello della CONSISTENZA ARBITRALE.
Se fischi quella roba lì (da coperto: Joubert era dietro la ruck, si "fida" delle braccia aperte in protesta di Weepu), allora m'aspetto il medesimo metro sugli innumerevoli mancati rotolamenti via di McCaw e soci. Szarzewski dice "Kaino ne ha fatte di tutti i colori e a McCaw era concesso tutto". Il piatto iange almeno un paio di punizioni piazzabili missing per i francesi. Almeno. E diversi rovesciamenti di decisione incomprensibili in mischia (sullo spingere diritto, stendiamo un pietoso velo che è meglio, vah).

- Again, il problema che ai supperter AB non è mai stato chiaro non è quello dei falli subiti, ma della CONSISTENZA ARBITRALE: se fischi qualcosa da una parte, lo devi fischià pure contro.

Mi premono piuttosto alcune osservazioni generali:

Primo, questa è una finale, quel che hai fatto prima, i cosiddetti "meriti" pregressi non glie ne frega nulla a nessuno e non contano nulla. E' come un esame, se sai tutto ma ti blocchi e fai scena muta, vieni giustamente bocciato. Altrimenti, non si facciano i mondiali e si dia la Webb Ellis ogni anno alla prima nel ranking, così sarebbe sempre ABs!

Secondo, anche lasciando perdere i falli presunti e l'arbitraggio, chiunque abbia visto questa partita ma non vedesse il tabellone, non poteva che pensare che Les Bleus meritassero di vincerla almeno quanto gli ABs. Tabellone finale a parte, non lo negano manco in Nuova Zelanda!

Parli di francesi una volta sola dentro ai 22 (ma io ne conto almeno quattro); gli All Blacks piuttosto, quante volte ci sarebbero arrivati, se non col piede a cercar la rimessa? A BIG O.
E poi si biasima l'aerial ping pong, il gioco chiuso dei boreali tutti cheating in mischia e si loda "il gioco espansivo" ... Questa io la chiamo ipocrisia.

Terzo: merito neozleandese aver pianificato tutto per arrivare alla vittoria. In un altro post ho spiegato trattarsi non di complotto sottobanco, piuttosto era organizzato come un matrimonio perfetto, tutto per dar risalto alla sposa All Blacks.
Peccato che 'sta apoteosi sia arrivata alla fine per un solo misero punto. Un po' come Kathy Middleton, messa in ombra da quella str... della sorella Pippa e della sua mise ...

Che poi, se 'sti Frog in finale erano "un insulto" dopo la partita tutta in difesa, come si definisce la partita di "contenimento" degli ABs e il loro titolo? ;)

Abr ha detto...

Concordo molto con la conclusione di anonimo sul fatto che i verdetti del campo siano incontestabili.
Del resto son quel che rimarrà.

Incontestabile però per me significa che non cambia più e questo fatto va accettato; non significa indiscutibile, almeno per chi possegga un minimo di strumenti razionali (non tifoserecci) per analizzare.

Ivi inclusi gli arbitri: è nel calcio che non si possono discutere, salvo veder lo spettacolo indecoroso dei capannelli di giocatori a discutere ogni cosa con loro. Nel rugby si discute di tutto, DOPO, davanti a un abirra e senza tabù, fatto salvo che il risultato quello è e rimane.

L'ho specificato in tutte le salse, Joubert non ha commesso errori marchiani, ha solo fatto l'arbitro "ambientale", come si vede in moltissimi casi.

Se poi qualche fan AB è rimasto deluso, che se la prendesse con le ginocchia molli (tranne quelle di McCaw) dei suoi, che han evidentemente sentito il peso della partita.
Ammesso sia vero che son stati la squadra dominante del torneo:
questione che a mio avviso resta senza risposta, vista l'eliminazione da parte di un neozelandese del pericolo pubblico numero uno, i campioni in carica, contemporaneo allo spompamento fisico dei pericoli pubblici numero due, i detentori del TriNations.

Abr ha detto...

Ne farò un post: l'idea che mi vado formando è di un Mondiale DELUDENTE sul piano tecnico. Con pecche terrificanti e preoccupanti sul piano arbritrale.
Una corsa vinta non da quello che correva più veloce ma da quello che ha saputa andar meno piano. Non so se mi spiego.

Nick ha detto...

Abr, che posso aggiungere? Niente, se non i miei complimenti. Tutto quotabile per quanto mi riguarda, dall'argomento "flat and square" - nel quale neppure entro, prendendo esempio da chi ne sa di più o magari ne sa troppo per parlarne - alla "responsabilità oggettiva", locuzione oscena riguardo al contesto in cui anni fa è maturata, ma che SE fa giurisprudenza deve farla per tutti.
Il "niente di pornografico" di cui oggi stiamo parlando significa che per fortuna tutto è andato bene. Ora - sempre parole di Abr - voltiamo pagina.
Magari giriamola all'indietro, perchè no? Torniamo ai tempi in cui Zinzan Brooke non aveva un centimetro di schiena che non fosse segnato a dovere, e mai che ne abbia menato scandalo. Hai visto mai che il modo migliore per regolamentare le rugk sia "se è per terra è erba"?

Abr ha detto...

Grazie Nick.
Purtroppo alla soluzione finale back to the future "tutto quello che sta per terra è erba" - che in un colpo solo rimetterebbe a posto sia crolli delle maul che gran parte dei breakdown - non si può tornare: dice per "motivi di salute".

Del resto se una volta eran "solo" degli UOMINI nel senso migliore del termine, oggi certi numeri sei e sette son prima di tutto dei bei capitali da preservare, altrimenti detti "risorse nazionali" ...

Zinzan Brooke, un mio mito d'infanzia: l'ho già detta ma la ripeto, una volta mandò a quel paese in pubblico un arbitro neozelandese scarsino e tra i più notoriamente "biased", tal Paddy O'Brien. A proposito di quelli che dell'arbitro non si deve parlare.

ringo ha detto...

Un Mondiale interessantissimo, dico io: a livello di dibattito. Abbiamo cominciato con gli arbitraggi (così magari i "puristi per nomina" non se la prendono se al posto di arbitro usiamo il termine arbitraggio), finiamo con le logiche evoluzioni del dibattito stesso.
In teoria poi ci sarebbero sempre le regole: prima della finale facevano notare i media neozelandesi come i francesi avessero il vizio del fuorigioco nei raggruppamenti (ne aveva parlato anche l'ex dei Saracens, il sudafricano Brendan Venter sul Telegraph se ben ricordo), poi li vedi tutti, non solo i francesi, che hanno il piedino oltre l'ultimo uomo e gli arbitri sono comunque lì.
E ci sarebbero anche i guardalinee: mi piacerebbe capire quali siano esattamente i compiti di quest'ultimi in fasi di gioco come queste. Ogni due per tre apportano modifiche: nel Pro12, per parlare di roba di casa nostra, praticamente non fanno altro che alzare la bandierina sui calci in rimessa e sulle trasformazioni o i penalty.

Anonimo ha detto...

ed io concordo con la tua conclusione Abr.. che . si puo discutere dopo .. davanti ad una birra.. come mi e' capitato di fare tante volte . con l'arbitro del mio incontro .. chiedendo spiegazioni .. e dando . la mia versione dei fatti .. questa e' la cultura del rugby.. nessuna dietrologia.. .. ma solo voglia di fare chiarezza. in quello che accade in campo.
approposito del livellamento . mediamente in basso . di questo mondiale . credo che . parte della colpa sia dovuta . al ricambio . diciamo generazionale di alcune squadre.. tipo Inghilterra e Sud Africa.. e all' arrivo a fine ciclo . di altre. quali . Irlanda.. e anche.. Argentina.. sebbene . quest' ultima . ha comunque. espresso un bellissimo rugby.. ma.. meno .. solido .. a mio parere . del passato ...

ringo ha detto...

"si può discutere dopo davanti ad una birra.. come mi e' capitato di fare tante volte con l'arbitro del mio incontro.. chiedendo spiegazioni e dando la mia versione dei fatti": grazie anonimo della testimonianza. La segnaliamo per quelli che evidentemente non hanno mai messo piede in uno stadio o spogliatoio di rugby. Cheers!

Anonimo ha detto...

e' un piacere... ma penso che . non e' importante aver giocato attivamente.. certo aiuta a capire alcune dinamiche.. pero' quello che conta molto di piu' e' l'autentica passione . per il rugby...

Anonimo ha detto...

e vi ringrazio.. dalla prima linea.. della mischia :D
buon rugby a tutti

Paolo ha detto...

Primo, se avesse vinto la Francia ne sarei rimasto alquanto deluso, ma non ci avrei trovato niente di scandaloso. La finale è la finale, e tanto peggio per gli ABS se non sanno reggere la pressione psicologica. Fa parte anche questo dell'essere campioni. Però alla fine, in una situazione che pareva mettersi male, hanno stretto le chiappe e hanno avuto ragione.
Secondo, mi sa che ricordi male: Donald ha calciato una punizione non per fallo di mischia ma per "not rolling away" di un francese su Nonu. Mentre Trin Duc ha calciato una punizione che poteva essere decisiva per un fallo di mischia dato al tallonatore AB, ma viziato precedentemente da posizione non corretta del pilone francese. Non ho mai detto una parola in 4 anni sulla famosa meta francese nei quarti del 2007, figurati se ne avrei detta una in questa circostanza. Ma è un fatto. Errori arbitrali ci stanno, e pazienza. Sicuramente è cosa buona e giusta parlarne dopo per evitare gli errori del passato, mi sembra eccessivo parlare di disegni preordinati.
Su McCaw-Armando sono stato d'accordo fino a un po' di tempo fa, tuttavia non mi pare che l'occhio di riguardo arbitrale sia stato così evidente in questo mondiale. Mi pare che episodi di giocatori "pigri" dietro la ruck abbiano riguardato un po' tutte le squadre, NZ compresa, ma mi par di capire che non siano state fischiate quelle situazioni in cui il giocatore non era in posizione tale da ostacolare l'uscita della palla o disturbare il gioco. Opinabile, ma con una sua ragion d'essere.
Sulla consistenza arbitrale non si può che essere d'accordo.
Il gioco tattico al piede va bene. Impossibile farne a meno ormai, devi saperlo fare.
I francesi non sono entrati nei 22 in modo tale da impensierire la divesa ABS tranne che nell'occasione da meta. Gli ABS nel primo tempo due o tre volte, ma è un conteggio vuoto di significato. Chi avesse visto la partita senza sapere chi erano le squadre in campo (oltre che il tabellone), avrebbe visto contrapposte due linee difensive molto solide e due attacchi pietosi. E non si capisce allora perché quelli neri sono stati giustamente criticati e sbeffeggiati per l'assenza di gioco mentre per quelli bianchi lodi sperticate. Mah.
Per quanto mi riguarda sono contento che gli ABS abbiano vinto. Non mi piace come hanno giocato la finale, ma nemmeno i francesi mi sono piaciuti. Si sono divisi i demeriti di una pessima partita equamente, e a questo punto mi sta bene che l'ago della bilancia si sia spostato dalla parte di chi almeno nelle partite precedenti aveva espresso delle qualità di gioco, e non il nulla.
Oltre al fatto che i francesi non mi stanno simpatici, mentre i neozelandesi sì. Ma questo è un fatto personale e non voluto ;)

Gsp ha detto...

Ho ancora tantissimi dubbi sul calcio di yachvili, Chissà perché neanche un replay. TmO sarebbe stato troppa grazia.

Il mondiale m'e piaciuto ma con gli arbitri non ci siamo. Troppa compiacenza, nessun tentativo di provare ad arbitrare in modo perfetto. Poi gli errori succedono ma, come gli arbitri di calcio, devono impegnarsi a fare molto meglio.

Gsp ha detto...

Aggiungo, la punizione dalla quale e' nata la meta AB mi e' sembrata davvero assurda. Come puoi pretendere che il giocatore rilasci la palla se il placcatore non solo non rotola via, ma rimane aggrappato al placcato.

Quando McCaw s'è lamentato con joubert perche' i francesi non rotolavano via pensavo di essere su scherzi a parte.

Abr ha detto...

Molto d'accordo con gsp

Abr ha detto...

Paolo,
puoi rovesciar tutte le frittate che vuoi :)
la realtà che rimane è una partita vinta per un punto e in casa da chi il mondiale voleva e doveva dominarlo. Contro una nazionale il cui esser in finale era "un insulto" (sic, NZ Herald).

Il motivo: i franchi han saputo spegnere per tutta la gara i due "fari" con cui gli ABs avevano fino a quel punto dominato un mondiale invero scarsino:
- la furia sul breakdown
- il gioco tattico sopraffino.
La Francia dal punto di vista del game plan li ha sopravanzati e meritava di vincere.

Dato che credo che nel rugby nulla succeda per caso, in questo post ho tentato di spiegar come mai abbian vinto gli ABs.
La teoria che ho esposto è:
- episodi (la meta ABs è un "punk'd" favoloso, studiata a tavolino ed eseguita con maestria, e su FASE STATICA!)
- l'arbitraggio "ambientalista".

Il problema dei Kiwis e dei loro fan è che sono abituati a vincerne tante e tutte per manifesta superiorità.
Stavolta no, è stata la madre di tutte le ugly win, di questo dovranno tutti farsene una ragione prima o poi, passati i fumi dei festeggiamenti.

Del resto non si capisce perché la Francia dovrebbe vergognarsi d'aver superato il Galles per un punto e gli All Blacks invece dovrebbero vantare la propria "perseveranza", l'aver saputo "tener duro".
Siamo sempre alla CONSISTENZA, che è il reale problema di tutti gli anglosassoni (i barbari come li chiamo) :)

Anonimo ha detto...

per Paolo ... scusa la franchezza.. e lo dico senza alcun intenzione offensiva ma fai una ricostruzione della finale molto di parte.
Il gioco al piede dei NZ è stato in massima parte dovuto alla loro incapacità di attuare il loro solito gioco del breakdown...visto che la difesa francese era davvero tosta nel rispondere agli attacchi. Ammetto che l'assenza di Carter ha rimescolato molto le carte per loro .. ma alla fine . Donald . con il suo gioco forse lento . poco scintillante . ha comunque ridato agli ABS . una consistenza e una tranquillità che prima del suo ingresso mancavano, non credi? .. dimmi se sbaglio ma . per vincere.. si sono dovuti . Anglosassonizzare al massimo ... calci .. possesso in miniunit e palla in dietro negli ultimi 5 minuti . Sia chiaro . tutte degnissime interpretazioni del rugby!! .. ogniuno per vincere usa quello di cui dispone in quel momento.
Permettimi un appunto ulteriore nella fase difensiva hanno . sempre giocato . al limite del regolamento .. e oltre il limiti,ma lo diciamo solo per amore della verità .. senza . spirito di recriminazione. Sai il come si vince è altrettanto importante del vincere, per la massa nel tempo questa finale sarà ricordata come una vittoria NZ, per gli amanti del rugby..come i frequentatori di questo blog.. posso azzardare nel dire. che verà ricordata anche per altre ragioni?? :)
Sul metro di arbitraggio nella finale . e in genere in tutto il mondiale . concordo con i post precedenti , Arbitri assolutamente da rivedere.
Sempre e per sempre buon rugby a tutti !!!

Paolo ha detto...

Anonimo, certo che sono di parte... :P
Comunque, per evitare di andare avanti fino al 2015 a ripeterci le stesse cose: non ho problemi ad ammettere che quella degli ABS sia stata una "ugly win". Non mi pare di aver mai detto il contrario.
I galletti hanno fatto la migliore partita che potessero fare alle condizioni date, gli ABS no. Potevano anche vincerla e non ci sarebbe stato nulla da ridire, quindi bravi i francesi, ma quando entri in campo e non sei quello che deve costruire ma solo resistere è un po' più facile. Ad ogni modo la loro strategia era perfettamente lecita e l'hanno attuata alla grande, niente da dire. Ma attuare al meglio il proprio game plan non significa necessariamente essere più meritevoli della vittoria finale. Significa che sei riuscito a mettere paura ai più forti, e che ti puoi togliere la soddisfazione di sfotterli un po' per essere riuscito a sterilizzare il loro gioco anche se poi quelli vincono lo stesso, magari di un punto. Sull'arbitraggio ho già detto, quindi inutile continuare a ripetersi, tanto ognuno si tiene la sua. Se e quando avrò tempo mi riguarderò la partita e cercherò di prestare attenzione a quello che avete segnalato, altro non posso dire.

Anonimo ha detto...

ottimo modo Paolo di crescere insieme nel cercare di meglio comprendere questo magnifico sport :)
buon rugby a te....

Abr ha detto...

prego prego fate pure, il "dibbattito" argomentato qui è molto gradito.

Ora concordo con Paolo (quasi) su tutta la linea.
Solo che personalmente tendo a meglio considerare il progresso che non il regresso.
E la mia definizione di campione è, non quello che vince più degli altri ma che vince quando conta.
Sotto questo profilo, vedo claudicanti gli All Blacks, che fanno a fette tutti ma che traballano in finale.

Spero per loro si siano finalmente sbloccati dopo tutto 'sto "The Curse of the Bambino" autoinflitto (e a noi inflitto) da 24 anni.
Speriamo ora si rilassino un filo e si presentino finalmente per quello che sono, cioè una ottima squadra e nulla più, punto. Con tutte le Hake del tipo che desiderano ;)

(ps: la partita l'ho rivista tre volte sinora, ennemila gli highlights )

Abr ha detto...

Ps.: Tony Woodcock l'ha ammesso: "negli ultimi 20 minuti mi son rivisto passar davanti i fantasmi del 2007". E' pissicologgico ...

http://rightrugby.tumblr.com/post/11900753230/throughout-that-last-20-minutes-i-definitely-had

CorvoTorvo ha detto...

Salve a tutti, scusate se mi intrometto nella discussione ma ho due parole nella castrozza e non riesco a tenerle dentro :-) La sintetica analisi del pur ottimo Abr (vittoria di NZ causa episodi ed arbitraggio "ambientalista") mi pare (senza offesa) un pochino miope, soprattutto da parte di chi ha dimostrato di saper sviscerare gli eventi sin dentro la loro anima. Cerco di spiegarmi: l'arbitraggio "ambientalista" è stato influenzato (spero concorderete) non da una particolare simpatia personale di Joubert per la terra della lunga nuvola bianca, quanto da una smodata pressione nazional-popolare-mediatica, la stessa che - in ultima analisi - ha detto a ciascun TuttoNero: "Non puoi non vincere, non puoi tradire i nostri sentimenti, non puoi infangare la nostra religione" (più o meno...). Dunque, non si è trattato di scendere in campo e gestire la pressione sportiva (seppur quella più intensa, tipo appunto da finale mondiale), cosa che ogni atleta professionista deve saper fare (altrimenti, come detto giustamente, si assegna la Coppa alla prima del ranking e buonanotte ai suonatori): per i giocatori NZ la posta in gioco era ben più alta, ed aveva a che fare più con la natura intrinseca della persona (onore, dignità e rispetto per sé stessi) che con quella dell'atleta (palmares, medaglie, interviste e foto sui giornali). Non di un fatto sportivo si è trattato (e qui le responsabilità della stampa NZ è stata enorme) ma di un fatto religioso, di una sorta di Santa Jihad (ops, forse sono andato un pochino oltre :-) ). Comunque, il concetto che sto cercando di esprimere (calma, ora ci arrivo, seppure col passo lento e caracollante del pilone) riguarda la visione di questa maledetta pressione (secondo me monodirezionale, da quel che ho letto nel post di Abr... ripeto: senza offesa!): la stessa pressione che ha generato l'arbitraggio "ambient" è la stessa bestia che ha messo uno zaino di 40 kg sulle spalle dei TuttiNeri... dunque, at the very end, la domanda che mi assilla è: "cosa è stato peggio?" Cosa ha maggiormente influito sulla finale? E se - in via molto ipotetica - non ci fosse stato tutto questo fiato sul collo, cosa sarebbe successo? Se poi vogliamo dire che i francesi sono stati più bravi nel gestire il fattore pressione... beh, facciamo un saltino indietro di 4 anni e andiamoci a rivedere le "belle" prestazioni offerte dai galletti nel proprio salotto di casa contro i gauchos argentini; son dovuti "emigrare" in Galles per tirare fuori una prestazione all'altezza delle qualità che pure avevano. Per quanto riguarda gli episodi: ritengo (forse a torto) che una partita di scacchi... pardon, rugby... non si decide con qualche "episodica" mossa tipo cavallo in B3 e alfiere di E7, l'evoluzione generale degli 80 minuti dipende da quanto si è programmato a freddo e da quanto gli attori sul campo sono in grado di interpretare a caldo. Con questa visione (personale, per carità) ritengo che il gioco cheat (che spesso viene addebitato ai NZ) sia una forma intelligente ed elastica di interpretazione del comportamento di una variabile fondamentale del gioco: l'arbitro. Qualora l'atteggiamento di quest'ultimo non sia smaccatamente incompetente (o peggio fazioso), le attività "sporche" (non criminali, tipo eye-gouging) che vengono perpetrate intorno (e dentro) ad un raggruppamento servono a "testare" la variabile arbitrale, per capire fin dove possibile spingersi per trarre un proprio vantaggio, ossia la stessa cosa che le squadre fanno reciprocamente, con la stessa possibilità (per l'arbitro e la squadra avversaria) di contrastare (e punire) tale attività mediante abilità personali e di gruppo (compagni di squadra da una parte e assistant referee da un'altra). Se a questo punto siete ancora svegli: saluti a tutti!

Abr ha detto...

Grazie per il civile dissenso, CorvoTorvo.

Guarda però che sulla pressione "ambientale" che inevitabilmente si ripercuote sull'arbitro, stai dicendo esattamente la stessa cosa che penso io, sviscerandola meglio: quindi nessun dissenso, ritiro il grazie :)

Scrivo infatti "nessun errore marchiano" e "nulla di diverso da tanti arbitraggi casalinghi" accoppiato al concetto di "nazione in armi". E' il concetto che sintetizzi tu, prodotto di una psicosi collettiva francamente un po' fastidiosa - l'ho definita "sudamerica anni '70" - che obnubila e acceca stampa e tifosi locali, da cui Francia in finale uguale "insulto" (salvo poi far la stessa partita "di contenimento") e trattamento Quade. Vergognoso.

E' chiaramente la medesima causa dei 40kg sulle spalle dei Tutti Neri, siamo d'accordo anche su questo. Solo che è "autoinflitto" e mal che si vuole non duole ...
Proprio qui nell'ultimo mio commento è evidenziata la confessione di Woodcock (quello serio) sui fantasmi del 2007 che gli passavano per la testa.
Autolesionismo allo stato puro, son stati bravi a venirne fuori.

Dissento invece sulla conclusione complessiva che ne trai: i franchi in casa non rendono, si sa e lo sanno pure loro; la reale differenza con gli ABs, Les Bleus non hanno la pretesa di essere i migliori del mondo in assoluto.

E' per questo che gli AB non mi han convinto: come ho già detto, per me un campione è quello che vince quando conta. E gli ABs stavano per scarrocciare, è andata di un nonnulla.

Riguardo alla "forma intelligente ed elastica" di "cheatare" l'arbitro, siamo d'accordo: è diritto del giocatore "provarci".
E' per quello che non me la prendo con McCaw o Kaino (casomai con il loro coach che faceva la verginella delle mischie ordinate a San Siro, o il censore dell'aerial ping pong sudafricano).

Non me la prendo con gli ABs' dicevo, ma con l'arbitro se ci casca, eccome se me la prendo! E' un Pro pure lui, pagato alla fin fine da noi che guardiamo. E io so un fanatico del "pago, quindi pretendo" (purtroppo non funziona con lo Stato italiano, ma non divaghiamo).

L'altro punto fondamentale, già detto, è LA CONSISTENZA dell'arbitraggio.
Ho trovato Joubert come detto nulla di clamoroso come errori eclatanti, ma poco consistente.

La consistenza non è cmq. un criterio assoluto per valutare gli arbitraggi, prendi Bryce Lawrence. Il neozelandese in Sudafrica-Australia è stato del tutto consistente: s'è semplicemente disinteressato di regolare ogni breakdown. L'atteggiamento ha agevolato indirettamente chi si difendeva, l'Australia che portava meno di 50 palle nel punto di contesa, e ha penalizzato i Boks coi loro 150 ovali portati. Molto consistente ma effetto tragico.

elpigna ha detto...

mio piccolo contributo sull'arbitraggio.
ieri sera ho visto su setanta sport una replica di "the breakdown" in cui han fatto questa analisi dell'arbitraggio, che insisteva sulla mancanza di consistenza come puntalizzato egregiamente da abr.
c'e' pure su youtube, mi pare ben fatto e spiega quel che penso, come io non potrei mai fare :-)

http://youtu.be/1XBqetaCfgo

just my two cents

elpigna ha detto...

PS: altre chicche uscite dalla trasmissione di ieri.
il calcio di donald era sicuramente dentro.
rougerie va di forchetta su mccaw, che il ghira al confronto e' un principiante!

GiorgioXT ha detto...

Mi aggiungo per una analisi "ritardata" .
Non mi stupisco che il video della presunta "forchetta" di Rougerie venga fuori 3 giorni dopo...
(per capire molte cose basterebbe guardare la faccia di Parra a fine partita , invece...)

NZRU ha un problema non da poco - la coppa è stata vinta finalmente, ma NON NEL MODO PREVISTO , ovvero con una dimostrazione di dominio netta che confermasse una volta per tutte la validità del marchio All Blacks come superiorità assoluta.

Questo si voleva, anzi, si pretendeva dagli All Blacks ... almeno 2 o 3 mete di scarto possibilmente segnate in velocità.

Purtroppo un solo singolo punto di margine e pari numero di mete negano questo e rendono evidente a tutti (ma proprio a tutti) quanto sia contato anche l'arbitro... mancava solo la "prima" storica degli interventi di Paddy O', una novità assoluta per la RWC a produrre il risultato ma anche a marchiarlo in modo indelebile.

Questa vittoria comporta un costo per gli All Blacks , quello di perdere un bel pezzo di "crosta superominica" per ritornare ad essere una squadra normale, che si caga addosso e vince anche grazie a qalche aiuto.

Non sarà l'ideale per gli sponsor ed il marketing (e si vede molto bene) ma invece non è detto assolutamente sia un male per il rugby e soprattutto per loro, gli all blacks.

Se volete vi racconto come è stata vissuta la finale in clubhouse rispetto alla semifinale del 2007...

ivanot ha detto...

Questa finale a dimostrato che non esistono squadre imbattibili (AB) ma solo squadre che vincono molto, comunque la differenza di arbitraggio tra nord e sud e abissale sembra quasi che arbitrino due sport diversi.

ringo ha detto...

Post on line da soli due giorni e già tra i più letti di tutto il mese: il dibattito fa bene ;)

Il fatto che gli AB non fossero imbattibili è stato conclamato negli ultimi... 24 anni. Condannati a vincere tutto prima del Mondiale, tranne il Mondiale stesso. E come suggerisce GiorgioXT nel suo intervento, in finale se la sono vista brutta, ma molto brutta, rispetto alle loro aspettative. Poi c'è da aggiungere che AzzurriNZ, il ragazzo che ci ha raccontato questa edizione direttamente dalla NZ, è soddisfatto: "A great way to win a World Cup", ci ha messaggiato da laggiù. E alla battuta "nel secondo tempo, non avete visto boccia", la risposta è stata: "As an Italian you should understand that defence can win games". Stai a vedere che abbiamo fatto scuola (poi ok, la difesa deve salire e non attendere per indietreggiare, ma è un altro discorso...).

Abr ha detto...

Sorry per il paio di giorni out, mi sto "disintossicando" dopo un mese di rugby e poco altro, nel corso del quale mi son visto TUTTE le partite complete tranne una (Giappone-Canada), molte più di una volta sola.

Al proposito, grazie mille a tutti per gli interventi, i complimenti e le condivisioni d'analisi - e anche le puntualizzazioni o i dissensi motivati, spunti di discussione e approfondimento: sono la miglior risposta e compenso per tutto 'sto tempo sottratto ad attività remunerative.

Inciso: messaggio anche rivolto a certi giornalai corporativi, preoccupati del fatto che di rugby parlino anche "i non iscritti all'albo": noi non rubiamo il pane a nessuno, visto che ce lo guadagnamo in altri modi molto più dignitosi (suonando il piano nei bordelli, ad esempio). A noi piuttosto, preoccupa molto che di rugby parli qualche iscritto all'Albo che dimostra regolarmente di non averci capito 'na fava di come funziona questo sport. Si limitassero a copiare tabellini e far interviste ... bah.

Torniamo i temi seri: il post e le ns. considerazioni-risposte aggiuntive qui, sono molto allineate con le considerazioni di elpigna, ivanot e giorgio xt (inclusa punizione di donald).

Il problema dal mio punto di vista rispetto alla conclusione positiva di giorgio - vincere così è stata una lezione salutare non solo per il rugby ma anche per la Nuova Zelanda - purtroppo trova dei limiti nella seconda parte, riguardante la Nuova Zelanda.

Concordo infatti che al rugby questa finale faccia bene: se fossi un inglese o un sudafricano penserei, se "basta" questa Francia per metterli in crisi, allora noi cosa gli possiamo fare; e se fossi un gallese, che in finale si poteva vincere.
Riguardp gli AB invece, non so se la lezione servirà, non se continueranno a cullarsi in questo tronfio " silenzio, 'amo vinto".

Emerge bene nelle considerazioni di AzzurriNZ, uno dei più "moderati" e razionali down under: là sono in una situazione psicologica tipica dei post trauma o delle sbornie (sempre trauma è), la fase cosiddetta del "DENIAL", che consiste nel negare in primis a se stessi le reali dimensioni di cosa sia successo.

So' veramente convinti d'aver vinto senza discussione: dopotutto è una finale, the winner takes it all etc.etc.
Fin che non ne usciranno, la verità esposta da giorgio - non sono imbattibili, non sono indiscutibilmente i migliori in assoluto, se la giocano pure loro - rimarrà sepolta, salvo riemergere e deflagrare quando meno se l'aspettano.
Invece di usare 'sta vittoria sofferta per eliminare la "scimmia" dei Mondiali persi, se ne ritroverebbero una peggiore perchè nascosta, inconscia.

Oltretutto, per loro si apre in ogni caso una fase di cambiamento, a partire dal management; vedremo se sarà all'insegna della rottura o della continuità: la scelta farà capire se a livello Union han capito, oppure son pure loro come la stragrande maggioranza della tifoseria, ancora in pieno "denial".

ringo ha detto...

Io sono giornalaio, ma non sono corporativo. Sia messo agli atti ;)
Avevo provato anche come pianista nei bordelli, ma mi è andata male.

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