mercoledì 8 febbraio 2012

6 Nations e altro tra ritorni, addii, appunti presi e ... il freddo

Si approssima il nuovo week end di Six Nations: le nazionali sono al lavoro, il calendario dopo tutto regala già match ad alto tasso di importanza per le sorti del torneo. La Francia ospita l'Irlanda allo Stade de France e gli irlandesi ci sono rimasti molto male domenica pomeriggio, quando il Galles li ha superati all'ultimo soffio di partita. I gallesi, da parte loro, tornano al Millennium Stadium contro la Scozia che farà a meno di Dan Parks: l'apertura ieri ha comunicato di essersi ritirato dal rugby internazionale dopo una lunga valutazione con familiari, fidanzata e compagni di squadra. Un'intenzione coltivata da tempo, dice, che aveva ceduto per la voglia di affrontare gli auld enemies inglesi e che lo ha condotto sotto il fuoco amico, tra le critiche della stampa locale per la sua prestazione, soprattutto quel ritardino decisivo sul calcio di liberazione. Fa parte del mestiere, ma ci deve essere rimasto molto male e adesso il nativo di Hornsby nel New South Wales (ironia della sorte) ha detto, bando agli indugi e largo ai giovani. Ruaridh Jackson visto ai Mondiali e nei precedenti test con alterne prestazioni è il titolare in pectore, ma è infortunato, al suo posto ci sarà il capitano di Edinburgh Greig Laidlaw, mentre incalza Duncan Weir, giovane protagonista con venti punti e una meta del cappotto 35-0 rifilato agli England Saxons dalla nazionale scozzese A venerdì scorso.  

Addii, insomma, nel bel mezzo della spedizione boreale per coach Andy Robinson. Ci sono anche i ritorni, però, aprendo una parentesi sul Pro12: venerdì i Cardiff Blues affronteranno il Connacht all'Arms Park, la vecchia casa che sorge dietro al Millennium. I Blues infatti si sono trasferiti al Cardiff City Stadium, il nuovo impianto della squadra di calcio che milita nella Championship (la Serie B britannica). E' dal 2009 che non rimettono piede all'Arms Park. Il chief executive della società Richard Holland ha affermato che non c'è un piano preciso alle spalle, che quindi l'intenzione al momento sarebbe quella di continuare ad usufruire del City Stadium, ma parlando con i sostenitori si è reso conto avrebbero voluto assistere alla partita dalle vecchie tribune. 
La ragione è anche di tipo economico: all'Arms Park le possibilità di fare il tutto esaurito sono maggiori, in un impianto più piccolo, quindi con costi inferiori. Il supporto risulta quindi relativamente superiore. Rimane l'accordo che lega i Blues ai Blue Birds di calcio per l'altro stadio ma il chief executive della Welsh Rugby Union, Rogers Lewis, ha applaudito all'iniziativa, considerati i "tempi difficili" durante i quali occorre provare nuove strade. 
A proposito di ritorni, Warren Gatland pare intenzionato a proporre dal primo minuto James Hook come estremo avanzando Leigh Halfpenny all'ala dove Cuthberth non ja convinto il coach, mentre è dato ormai per certo il rientro di Dan Lydiate in terza linea, smaltito l'infortunio, spostando Ryan Jones autore di una ottima prova in seconda linea, a coprire la più che probabile squalifica del capo saltatore Bradley Davies.

Restando in quella parte del campo, la back row, ieri sottolineavamo come le parole di Tom Palmer su Sergio Parisse fossero un monito per i colleghi dell'inglese. "Emmò mò o segno". Infatti: al capitano azzurro proveranno a contrapporre il contraltare Ben Morgan,  a Edimburgo era subentrato nel finale a Phil Dowson, un flanker adattato al nr.8. C'è chi in Inghilterra non ha compreso la voglia di far piazza pulita totale di Lancaster e  rimpiange l'esperienza di Nick Easter, ma il new kid on the block da Llanelli, negli scampoli di partita giocata, ha mostrato iniziativa e volontà di mettersi in luce. Prima della battaglia sul campo dell'Olimpico, è cominciata la guerra di nervi.
Massimo rispetto per il tosto anglo-gallese, ma crediamo che il capitàn Azzurro nella sua oramai lunga carriera ne abbia visti tanti e non si scomponga. C'è ben altro, più d'insieme, su cui meditare nel camp Azzurro minacciato da freddo e neve.

A proposito di freddo e neve, le previsioni per il weekend a Roma non sono affatto buone e le Autorità hanno anche loro un po' da pensare. In casi come questo le condizioni del "pitch", il terreno di gioco, sono il meno - con buona pace dei potenti mezzi del "Coni Servizi" mobilitati per ogni evenienza. Con la folla prevista - oltre 70.000, inclusi 7.000 inglesi - c'è da pensare prima di tutto a viabilità, accessibilità sicura all'impianto, collegamenti, flussi, accoglienza. Manco gl'inglesi si scaldano solo con la birra. 

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