Pro12, passando la prima - Update serale
La prima del Pro12 è andata, e chi ben comincia ...
- La attesa vittoria casalinga per 12-6 della Benetton sugli Ospreys campioni in carica, è una sorpresa solo per quegli anglosassoni - Planetrugby incluso, strano, un tempo era attento ai casi nostri - ancorati al cliché delle "phisical sides" italiche.
Invece nel rugby non comanda solo la tradizione; intendiamoci, pesa moltissimo ma anche lì chi si ferma credendo sia un given perenne, è perduto. Gli Ospreys visti a Monigo non sono (più) la squadra campione 2011/12: salutati Tommy Bowe e Shane Williams ma anche i Paul James, Will Taylor, Huw Bennett giù in sala macchine, Sonny Parker stesso, non c'è nessun nuovo arrivo di livello. Resta quindi un gruppo di baldi giovanotti da valorizzare, riuniti sotto la bandiera Alun-Wyn Jones; tutti in gamba per carità - Ashley Beck è senz'altro un pericolo pubblico e forse Hanno Dirksen lo diventerà - ma ci vorrà tempo. Per adesso è nulla di che soprattutto nelle tre linee del pack, se in più come ieri Adam e Duncan Jones sono fuori. Pilotati dagli onesti ma non eccelsi lavoratori dell'ovale Fussell, Biggar (ci sarà un motivo se in Nazionale non c'è praticamente mai stato), Fotuali'i e/o Rhys Webb, con Alun-Wyn spicca e si danna l'anziano Jonathan Thomas.
Treviso invece ha pazientemente accumulato esperienza nelle due stagioni Celtiche trascorse, consolidando prima la fortezza casalinga, poi provando nella scorsa i blitz esterni; non ha subìto esodi, edificando quello che i giornalai sportivi chiamano "un progetto" e finalmente ha completato il quadro con innesti, attuali e futuri, vòlti a fornire depth alla compagine. Siccome tutto è relativo, quando una cala e l'altra cresce, fatalmente càpita che ci sia il sorpasso.
Non s'è trattato di una gran partita da memoriale: Treviso ha portato a casa la sghirba primariamente grazie alla imprecisione di Dan Biggar dalla piazzola (due su cinque) e alla dabbenaggine di uno dei ggiovani, il flanker Ian Evans che commette due stupidate da cartellino, la seconda delle quali troppo spettacolare perché all'arbitro possa chiudere un occhio. Treviso aveva impostato la gara sulla conquista terroriale e la difesa attenta, distante dalla propria area dei 22, ed è andata inizialmente bene. Una volta in superiorità numerica, la squadra di casa non ha faticato a trovare il bandolo della matassa: non ce l'ha proprio mai avuto, ha ceduto l'iniziativa al possesso palla non troppo preciso degli ospitim rischiando e ballando, rimanendo in superiorità solo per circa metà del tempo a disposizione, subendo due cartellini gialli e undici punizioni. Nella relativa inconcludenza dei gallesi, era l'indisciplina, figlia della completa perdita della iniziativa, che stava per risultare fatale ai trevigiani.
La differenza l'ha fatta quindi tutta il piccolo Kris Burton col suo quattro su cinque, anche se il migliore in campo è giustamente un "difensore", il nuovo Simone Favaro tornato a casa. Tant'è, alla fine è andata, pure col brivido dell'assalto dei campioni Pro12 in carica alla trincea finale e il pubblico orrificato costretto a sostenere i beniamini in crisi - Leoni, Leoni!
Trattasi di ugly win ma attenzione, è un gran bel segnale: non hai mollato davanti ai marpioni come un tempo, sei riuscito a portare in rada una barca inspiegabilmente inclinatasi di 30 gradi a babordo. E' dopo imprese del genere che puoi dire con aria determinata, mentre rimuovi il fango dai calzari e ti strofini le mani soddisfatto immerso nel ghiaccio, well who's next? C'è ovviamente ancora tanto da lavorare e ci mancherebbe, siamo al 31 agosto; ma con quattro punti in saccoccia sarebbe un errore spaventarsi, squassando piani e mettendo alla gogna giocatori per quel che s'è visto in campo. Avanti con juicio: la casa è solida, si vedrà presto se sono attrezzati anche per far qualche danno in trasferta. Noi dubbi ne abbiam pochi, pur nel realismo e senza derive del tipo "quest'anno ai playoff".
- Far male o farsi male in trasferta: ieri è stato l'esordio delle Zebre in quel di Newport, Galles, atteso con curiosità e anche qualche barlume di speranza. E' finita 37-6, quattro mete subìte in un tempo, con doppietta per un altro Evans non parente dell'espulso a Treviso, l'estremo 23enne Daniel ex panchinaro a Llanelli, ultime mete marcate nel 2009/10. A segno praticamente tutta la linea arretrata dei Dragons - ma non era la terza linea il punto pericoloso? In meta anche l'altra ala Will Harries, 24 anni, nessuna meta la scorsa stagione e il centro Andy Tuilagi, 25enne "anello debole" (una meta a stagione in media) della famosa schiatta samoana. Lo junior Tom Prydie all'ala è responsabile di piazzare e se la cava trasformando tutte le mete e piazzando due punizioni, l'apertura 21enne Steffon Jones centra un drop.
All'intervallo, passivo 34-6, succede qualcosa: vuoi l'appagamento dei padroni di casa col bonus preso, vuoi i cambi dettati da Gajan - Chiesa per capitan Garcia, Leibson per Ryan in prima linea, seguiti poi al 50' da altri tra cui l'estremo Sinoti (due le mete della sua controparte), il parziale del secondo tempo resta sul 3-3. Qualcosa ci sarebbe nelle Zebre insomma. Teniamocelo stretto come viatico per il vero esordio Zebre, la prima in casa, ancora col favore del calendario (Connacht).
Val la pena di analizzare nel dettaglio la "punizione oltremisura" e "gli sforzi di tutti gli effettivi bianconeri alla ricerca della meritata prima meta stagionale"? Gli appassionati del genere "report ufficio stampa" trovino qui quel tipo di cronaca.
Certo che la storia a volte è proprio beffarda: due anni fa fu un similissimo 35-7 a Newport tra Dragons e Aironi, mentre un anno dopo i viadanesi sfiorarono la vittoria. La ouverture conferma in pieno quanto detto e ridetto nell'estate: la seconda franchigia italiana post "cura federale" è tornata al punto di partenza nel suo giro dell'oca. Due anni di esperienze inutili, un bimbo magari non perfetto ma vivo e vegeto con tanto di seguito e partecipazione, buttato via assieme all'acqua sporca. A proposito di partecipazione, chissà quante società di viaggi hanno assunto nuovo personale a Parma, per gestire i flussi di sostenitori in giro per la Keltia? E quanti illustri candidati parmigiani alla presidenza Zebre saran stati con la squadra a Newport? Mica per tifare beninteso, solo per verificare "la crescita degli atleti per la Nazionale". A me hanno insegnato da piccolo che sport è dare il massimo per vincere e imparare a perdere, ma forse si sbagliavano.
Aldilà dell'amara ironia, tanti auguri di cuore alle Zebre per un proseguo più fortunato dei predecessori, bruciando le tappe dopo questa assurda ripartenza daccapo: tra peccati originali e tare genetiche da parte di padre federale, ne han tanto bisogno.
- Nel resto della prima giornata di Pro12, venerdì Ulster ha piegato i Warriors della dirimpettaia Glasgow per 18-10, due mete a una, una per tempo, tenendo a distanza ma non troppo gli scozzesi, anche per via di alcuni errori dalla piazzola del neo arrivato d Connacht Niall O' Connor, subito in campo per l'infortunio di Paddy Jackson, quest'anno flyhalf designato dopo la partenza di Ian Humpreys. L'ex Aironi Nick Williams è nr.8 titolare, prova a far dimenticare Wannenburg, mentre in mediana c'è Michael Heaney a tener caldo il posto di Pienaar. Tra gli scozzesi senza più il biondo lock Richie Gray, il grosso Duncan Weir è preferito a Ruaridh Jackson titolare all'apertura.
Update serale
- Il primo colpo in trasferta del campionato riesce ai Blues pure loro ripieni di giovani, cui basta una meta del mediano 19enne Lewis Jones per aver ragione di un Connacht, come sempre molto movimentista nel mercato (ha deroghe dalla federazione rispetto ai limiti molto rigidi sugli stranieri in vigore in Irlanda da questa stagione) ma non si sa con quanta efficacia. Il finale è 9-13 , con i piazzati di Miah Nikora per gli irlandesi e Ceri Sweeney per i gallesi. Primo temo 0-13, i gallesi allenati dal nuovo Phil Davies devono solo reggere nel secondo. Molti internazionali assenti nei Blues, per Connacht non c'è Dan Parks infortunato.
- Il vero colpaccio è però in casa, ed è quello degli Scarlets: l'avevamo detto che questo potrebbe essere il loro anno ... Nel pomeriggio fanno fuori nel clou di giornata nientepopodimeno che Leinster con un fantasmagorico 42-20. Sono sette mete a due alla sudafricana, con doppiette per George North e l'altra ala, Andrew Fenby, inglese a Llanelli da diverse stagioni. Le altre mete sono dei backs di nome Williams, il 21enne Scott e il 20enne Liam, 5 mete la scorsa stagione. Finisce il lavoro dei giovanotti il terza linea il 23enne Kieran Murphy, un flankerone da 1,90m e oltre 100kg, Annichiliti i campioni d'Europa, che in effetti anche l'anno scorso in effetti partirono un po' lenti. Stavolta è formazione largamente deficitiaria quella irlandese, con 11 assenti, gestita da Ian Madigan autore di una delle mete (l'altra di Toner, un seconda linea), marcate ambedue a risultato più che acquisito nell'ultimo quarto.
- Infine nella serata, anche Munster riesce a fare la corsara in casa di Edinburgh, passando 18-23 nonostante un Tim Visser contro tutti, segnatamente il pack degli avversari. Una tripletta del top try scorer della Lega da tre stagioni non basta infatti agli scozzesi. Già a fine primo tempo il risultato è pari nonstante due mete dell'olandese volante, grazie a Ian Keatley che marca penalty, segna meta lanciato al piede dal nuovo capitano di Munster, il neozelandese Doug Howlett e se la trasforma. Nel secondo tempo lo schema degli scozzesi è, palla a Visser, quello degli irlandesi è avanti col pack, e marcano meta col 22enne O'Dea. A sei minuti dalal fine Visser passa per la terza volta, Laidlaw fallisce ancora la trasformazione e Munster deve solo gestire il tempo rimanente.
In classifica davanti col bonus ci sono Llanelli e Newport, seguono con la sola vittoria Ulster, Benetton, Munster e Cardiff; tra le perdenti, Ospreys, Connacht, Edinburgh prendono il bonus difensivo, non Glasgow, Leinster e Zebre.
Benetton è quarta, zona playoff direbbe quello. Leister nel finale (all'ottantesimo) è riuscita a far di poco meglio delle Zebre come differenza tra punti fatti e subiti, lasciandola ultima.
- La attesa vittoria casalinga per 12-6 della Benetton sugli Ospreys campioni in carica, è una sorpresa solo per quegli anglosassoni - Planetrugby incluso, strano, un tempo era attento ai casi nostri - ancorati al cliché delle "phisical sides" italiche.
Invece nel rugby non comanda solo la tradizione; intendiamoci, pesa moltissimo ma anche lì chi si ferma credendo sia un given perenne, è perduto. Gli Ospreys visti a Monigo non sono (più) la squadra campione 2011/12: salutati Tommy Bowe e Shane Williams ma anche i Paul James, Will Taylor, Huw Bennett giù in sala macchine, Sonny Parker stesso, non c'è nessun nuovo arrivo di livello. Resta quindi un gruppo di baldi giovanotti da valorizzare, riuniti sotto la bandiera Alun-Wyn Jones; tutti in gamba per carità - Ashley Beck è senz'altro un pericolo pubblico e forse Hanno Dirksen lo diventerà - ma ci vorrà tempo. Per adesso è nulla di che soprattutto nelle tre linee del pack, se in più come ieri Adam e Duncan Jones sono fuori. Pilotati dagli onesti ma non eccelsi lavoratori dell'ovale Fussell, Biggar (ci sarà un motivo se in Nazionale non c'è praticamente mai stato), Fotuali'i e/o Rhys Webb, con Alun-Wyn spicca e si danna l'anziano Jonathan Thomas.
Treviso invece ha pazientemente accumulato esperienza nelle due stagioni Celtiche trascorse, consolidando prima la fortezza casalinga, poi provando nella scorsa i blitz esterni; non ha subìto esodi, edificando quello che i giornalai sportivi chiamano "un progetto" e finalmente ha completato il quadro con innesti, attuali e futuri, vòlti a fornire depth alla compagine. Siccome tutto è relativo, quando una cala e l'altra cresce, fatalmente càpita che ci sia il sorpasso.
Non s'è trattato di una gran partita da memoriale: Treviso ha portato a casa la sghirba primariamente grazie alla imprecisione di Dan Biggar dalla piazzola (due su cinque) e alla dabbenaggine di uno dei ggiovani, il flanker Ian Evans che commette due stupidate da cartellino, la seconda delle quali troppo spettacolare perché all'arbitro possa chiudere un occhio. Treviso aveva impostato la gara sulla conquista terroriale e la difesa attenta, distante dalla propria area dei 22, ed è andata inizialmente bene. Una volta in superiorità numerica, la squadra di casa non ha faticato a trovare il bandolo della matassa: non ce l'ha proprio mai avuto, ha ceduto l'iniziativa al possesso palla non troppo preciso degli ospitim rischiando e ballando, rimanendo in superiorità solo per circa metà del tempo a disposizione, subendo due cartellini gialli e undici punizioni. Nella relativa inconcludenza dei gallesi, era l'indisciplina, figlia della completa perdita della iniziativa, che stava per risultare fatale ai trevigiani.
La differenza l'ha fatta quindi tutta il piccolo Kris Burton col suo quattro su cinque, anche se il migliore in campo è giustamente un "difensore", il nuovo Simone Favaro tornato a casa. Tant'è, alla fine è andata, pure col brivido dell'assalto dei campioni Pro12 in carica alla trincea finale e il pubblico orrificato costretto a sostenere i beniamini in crisi - Leoni, Leoni!
Trattasi di ugly win ma attenzione, è un gran bel segnale: non hai mollato davanti ai marpioni come un tempo, sei riuscito a portare in rada una barca inspiegabilmente inclinatasi di 30 gradi a babordo. E' dopo imprese del genere che puoi dire con aria determinata, mentre rimuovi il fango dai calzari e ti strofini le mani soddisfatto immerso nel ghiaccio, well who's next? C'è ovviamente ancora tanto da lavorare e ci mancherebbe, siamo al 31 agosto; ma con quattro punti in saccoccia sarebbe un errore spaventarsi, squassando piani e mettendo alla gogna giocatori per quel che s'è visto in campo. Avanti con juicio: la casa è solida, si vedrà presto se sono attrezzati anche per far qualche danno in trasferta. Noi dubbi ne abbiam pochi, pur nel realismo e senza derive del tipo "quest'anno ai playoff".
- Far male o farsi male in trasferta: ieri è stato l'esordio delle Zebre in quel di Newport, Galles, atteso con curiosità e anche qualche barlume di speranza. E' finita 37-6, quattro mete subìte in un tempo, con doppietta per un altro Evans non parente dell'espulso a Treviso, l'estremo 23enne Daniel ex panchinaro a Llanelli, ultime mete marcate nel 2009/10. A segno praticamente tutta la linea arretrata dei Dragons - ma non era la terza linea il punto pericoloso? In meta anche l'altra ala Will Harries, 24 anni, nessuna meta la scorsa stagione e il centro Andy Tuilagi, 25enne "anello debole" (una meta a stagione in media) della famosa schiatta samoana. Lo junior Tom Prydie all'ala è responsabile di piazzare e se la cava trasformando tutte le mete e piazzando due punizioni, l'apertura 21enne Steffon Jones centra un drop.
All'intervallo, passivo 34-6, succede qualcosa: vuoi l'appagamento dei padroni di casa col bonus preso, vuoi i cambi dettati da Gajan - Chiesa per capitan Garcia, Leibson per Ryan in prima linea, seguiti poi al 50' da altri tra cui l'estremo Sinoti (due le mete della sua controparte), il parziale del secondo tempo resta sul 3-3. Qualcosa ci sarebbe nelle Zebre insomma. Teniamocelo stretto come viatico per il vero esordio Zebre, la prima in casa, ancora col favore del calendario (Connacht).
Val la pena di analizzare nel dettaglio la "punizione oltremisura" e "gli sforzi di tutti gli effettivi bianconeri alla ricerca della meritata prima meta stagionale"? Gli appassionati del genere "report ufficio stampa" trovino qui quel tipo di cronaca.
Certo che la storia a volte è proprio beffarda: due anni fa fu un similissimo 35-7 a Newport tra Dragons e Aironi, mentre un anno dopo i viadanesi sfiorarono la vittoria. La ouverture conferma in pieno quanto detto e ridetto nell'estate: la seconda franchigia italiana post "cura federale" è tornata al punto di partenza nel suo giro dell'oca. Due anni di esperienze inutili, un bimbo magari non perfetto ma vivo e vegeto con tanto di seguito e partecipazione, buttato via assieme all'acqua sporca. A proposito di partecipazione, chissà quante società di viaggi hanno assunto nuovo personale a Parma, per gestire i flussi di sostenitori in giro per la Keltia? E quanti illustri candidati parmigiani alla presidenza Zebre saran stati con la squadra a Newport? Mica per tifare beninteso, solo per verificare "la crescita degli atleti per la Nazionale". A me hanno insegnato da piccolo che sport è dare il massimo per vincere e imparare a perdere, ma forse si sbagliavano.
Aldilà dell'amara ironia, tanti auguri di cuore alle Zebre per un proseguo più fortunato dei predecessori, bruciando le tappe dopo questa assurda ripartenza daccapo: tra peccati originali e tare genetiche da parte di padre federale, ne han tanto bisogno.
- Nel resto della prima giornata di Pro12, venerdì Ulster ha piegato i Warriors della dirimpettaia Glasgow per 18-10, due mete a una, una per tempo, tenendo a distanza ma non troppo gli scozzesi, anche per via di alcuni errori dalla piazzola del neo arrivato d Connacht Niall O' Connor, subito in campo per l'infortunio di Paddy Jackson, quest'anno flyhalf designato dopo la partenza di Ian Humpreys. L'ex Aironi Nick Williams è nr.8 titolare, prova a far dimenticare Wannenburg, mentre in mediana c'è Michael Heaney a tener caldo il posto di Pienaar. Tra gli scozzesi senza più il biondo lock Richie Gray, il grosso Duncan Weir è preferito a Ruaridh Jackson titolare all'apertura.
Update serale
- Il primo colpo in trasferta del campionato riesce ai Blues pure loro ripieni di giovani, cui basta una meta del mediano 19enne Lewis Jones per aver ragione di un Connacht, come sempre molto movimentista nel mercato (ha deroghe dalla federazione rispetto ai limiti molto rigidi sugli stranieri in vigore in Irlanda da questa stagione) ma non si sa con quanta efficacia. Il finale è 9-13 , con i piazzati di Miah Nikora per gli irlandesi e Ceri Sweeney per i gallesi. Primo temo 0-13, i gallesi allenati dal nuovo Phil Davies devono solo reggere nel secondo. Molti internazionali assenti nei Blues, per Connacht non c'è Dan Parks infortunato.
- Il vero colpaccio è però in casa, ed è quello degli Scarlets: l'avevamo detto che questo potrebbe essere il loro anno ... Nel pomeriggio fanno fuori nel clou di giornata nientepopodimeno che Leinster con un fantasmagorico 42-20. Sono sette mete a due alla sudafricana, con doppiette per George North e l'altra ala, Andrew Fenby, inglese a Llanelli da diverse stagioni. Le altre mete sono dei backs di nome Williams, il 21enne Scott e il 20enne Liam, 5 mete la scorsa stagione. Finisce il lavoro dei giovanotti il terza linea il 23enne Kieran Murphy, un flankerone da 1,90m e oltre 100kg, Annichiliti i campioni d'Europa, che in effetti anche l'anno scorso in effetti partirono un po' lenti. Stavolta è formazione largamente deficitiaria quella irlandese, con 11 assenti, gestita da Ian Madigan autore di una delle mete (l'altra di Toner, un seconda linea), marcate ambedue a risultato più che acquisito nell'ultimo quarto.
- Infine nella serata, anche Munster riesce a fare la corsara in casa di Edinburgh, passando 18-23 nonostante un Tim Visser contro tutti, segnatamente il pack degli avversari. Una tripletta del top try scorer della Lega da tre stagioni non basta infatti agli scozzesi. Già a fine primo tempo il risultato è pari nonstante due mete dell'olandese volante, grazie a Ian Keatley che marca penalty, segna meta lanciato al piede dal nuovo capitano di Munster, il neozelandese Doug Howlett e se la trasforma. Nel secondo tempo lo schema degli scozzesi è, palla a Visser, quello degli irlandesi è avanti col pack, e marcano meta col 22enne O'Dea. A sei minuti dalal fine Visser passa per la terza volta, Laidlaw fallisce ancora la trasformazione e Munster deve solo gestire il tempo rimanente.
In classifica davanti col bonus ci sono Llanelli e Newport, seguono con la sola vittoria Ulster, Benetton, Munster e Cardiff; tra le perdenti, Ospreys, Connacht, Edinburgh prendono il bonus difensivo, non Glasgow, Leinster e Zebre.
Benetton è quarta, zona playoff direbbe quello. Leister nel finale (all'ottantesimo) è riuscita a far di poco meglio delle Zebre come differenza tra punti fatti e subiti, lasciandola ultima.

20 commenti:
La lettura sui Leoni è perfetta, fino a metà del secondo tempo in campo c'era una squadra "italiana" che fa ben sperare, mentre le Zebre sembra che oltre al Presidente in Italia si siano dimenticati anche le maglie...
Le maglie?! ha!
Cose che capitano quando riparti da zero, che tanto quel che conta non è l'organizzazione ma giocare alle figurine Panini.
Sarcasmo per dar contro non solo ai quadri di vertice - già fatto nel post - ma anche al popolino che crede di capire ma raglia distratto, consentenso a lor signori di spadroneggiare facendo danni.
Cocnordo Abr si e' cancellato in un colpo quanto faticosamente Viadana aveva costruito in 2 anni per ripartire se non da zero da 0,5 ed ora senza voler mancar di rispetto ai giocatori bisognera' aspettare che si trovi un minimo di quadratura.
Penso che tu abbia visto qualche partita, impressioni sulle nuove regole?
Naoto
Impressionei?
. Nuove regole: tempo limite per estrarre da ruck ininfluente, aggiunge solo un memo all'arbitro ch eogni tanto dà un ablanda svelgia al mediano di turno, il quale s'affretta - i mediani so' gente sveglia - e tutto finisce lì. Cross campionati.
- Nuovi tempi di mischia: beh è più complesso di quanto mi aspettassi. Non tutti i pack hanno assimilato la novità, uno è stato la Benetton, il paio di mischia in otto che è riuscita a fare difatti l'ha cannato. Ne concludo che siamo in fase di transizione, troppo presto per dar giudizi, aspettiamo fine settembre.
- nuovi poteri del Tmo: e chi li ha consultati?
oggi la premiership era tutto un Tmo, con i Wasps sono andati a guardare due fasi prima della meta, giusto i linea di principio ma un po' troppo oltre secondo me... si insegue troppo l'infallibilità dell'arbitro che è una chimera... rimarremo sempre scontenti di come arbitrano e gli errori decisivi ci saranno comunque...
Tnxs ale per l'update inglese, che effettivamente non ho seguito.
Sul Tmo non concordo. Non tutte le novità funzionano, ma sperimentare serve e chi si ferma è perduto.
L'infallibilità certo che è una chimera, ma non è quello l'obiettivo, così come non esiste la squadra o il giocatore perfetto.
In un gioco che diventa sempre più veloce è indispensabile adeguare le possibilità umane dell'arbitro con la tecnologia.
Altrimenti diventerebbe come il calcio, fermo agli anni sessanta per motivi di potere e di conformismo, anche se la velocità di gioco è cresciuta esponenzialmente. Per cui gli arbitri sbagliano molto di più di prima. Ma da' un sacco di lavoro ai moviolisti e pennaioli.
Possiamo disquisire sulla moviola per ore, ma non credo sia poi così interessante, a me non cambia il mondo però passare dal controllo del gesto per segnare ad andare a ritroso fino a tre fasi prima mi sembra un po' eccessivo... un giusto compromesso era limitare alla fase precedente la meta e morta la...
Vero, c'è chi la vuole cotta e chi la preferisce cruda.
La mia posizione "culturale" è che gli strumenti sono "neutri", sempre, nè buoni nè cattivi. Bontà ed efficacia sono di chi e come li usano: non sono le armi che ammazzano, ma il cervello colleggato al dito che preme il grilletto. Ergo, proibire le armi danneggia solo i cervelli "buoni" (quelli "cattivi" il mezzo se lo procurano comunque).
Idem per la moviola: in mano ai Biscardi e ai bar sport opinionistici fa solo danni, ma non in mano ad arbitri e tecnici per le analisi.
Tornando a noi dalle sfere "culturali", in altri sport ovali (football americano) e non (basket), da tempo si può controllare a video ogni azione, su richiesta dell'arbitro. E non ci se ne accorge, quasi.
Addirittura nel football i due allenatori hanno la possibilità di effettuare un paio di "challenge", cioè chiedere la verifica di una decisione arbitrale che non gli par corretta (come bestemmiare in chiesa, per certi Platini del calcio). Se il richiedente ha torto, gli fumano via un timeout.
Sono sport più spezzettati, certo; è solo per dire che si può andar anche oltre a quanto deciso nel rugby.
era appunto a questo che mi riferivo... a me personalmente l'idea di chiamare moviole da parte degli allenatori e cose simili non piace. Parere personale...
Abr le regole IRFU sugli stranieri valgono dalla stagione 2013-14, questa stagione e' ancora in vigore il 5+1 delle passate stagioni co il Connacht che ha una deroga di 5+2 dove i "+" sono i giocatori chaimati special project cioe' giocatroi che dopo 3 anni possono diventare eleggibili.
Al Leinster a conti fatti mancavano una quindicina di giocatori chiave, sono scesi in campo con 8 nati tra il '90 ed il '91 piu' qualche '89...viste le formazioni inziali era difficile pensarli vincenti, certo hanno subito uno spanking da paura ma con Schmidt siamo abituati alle partenze lente (2 sconfitte le prime 3 l'anno scorso con la stagione finita tra CL e HC con 4 sconfitte inclusa la finale di CL, e 3 sconfitte nelle prime 4 la stagione precedente) la squadra ha una programmazione spezzata visto che i giocatori che fanno il tour di giugno iniziano la preparazione 2-3 settimane dopo e vengono iseriti gradualmente anche per via del player welfare scheme della IRFU per i giocatori con contratto centrale. Guardando gli utlimi anni la squdra dovrebbe iniziare a trovare performances accettabili a partire da fine settembre inizio ottobre per raggiungere il primo picco nel primo doppio fine settimana HC.
Ieri ho visto il solito Leinster degli ultimi anni di inizio stagione: lento, macchinoso, pochissima fluidita' nel gioco offensivo e difesa distratta e poco aggressiva.
Sulel altre: rimasto sorpreso dal Munster pensavo avrebbero avuto bisogno di tempo, ma Edinburgh veramente non male per me possono essere la sorpresa del torneo. Scarlets belli e forti, io reputo che gli Ospreys avranno una stagione difficile davanti e gli Scarlets potrebbero essere alla fine la migliore delle Gallesi se n on si perdono in un bicchier d'acqua come gli e' successo in passato, chiave Easterby come coach da questo punto di vista.
Naoto
Oh, ok grazie dell'info Naoto. La deroga c'è, ma la regola restrittiva per tutti parte dall'anno prossimo, e ovviamente tutte si sono adeguate in tempo cioè da ora: niente nuovi stranieri, restano solo i contratti da onorare per le posizioni "coperte". E col casino di mettersi d'accordo tra i 3 club (così la Irfu ci mette il naso meglio.
La chiamano "pianificazione", era una cosa molto in voga nell'ex Urss ...
Leinster come scritto, parte spesso lenta poi quand'è ora di coppe si sveglia e non si ferma più. Ma quest'anno tra regole incombenti e crisi non so se hanno ancora la depth per tener botta alle corazzate francesi. Posson sempre sperare nel tipico autolesionismo da ipercautela di Novés, o nei nervucci da inesperienza di Clermont e Tolone.
Munster: Penney è un coach con le p..., ha ripristinato la tradizione (il pack). SOno rimasto sorpreso anch'io, non da Munster ma dalla inconsistenza dei Gunners, del tutto Visser - dipendenti. A un certo punto del secondo tempo i munsteriani potevano permettersi di raddoppiare o triplicare su di lui, e gli altri che fanno?
Per me potrebbe essere l'anno degli Scarlets, già detto prima della prima giornata. Con Keatley senza Stephen Jones in mezzo e tutti quei giovinastri cresciuti.
Su Leinster e le francesi aggiungo: sorry for the irish, ma ci feci un brown ribbon al vetriolo volutamente esagerato ma come tutte le leggende basato su dati di fatto, sulla semifinale Lenster-Clermont dell'anno scorso ... quanno ce vo ce vo.
Fece molto incavolare un wanker di passaggio :)
Il Leinster ti dico, fino ad ottobre secondo me non lo si vedra', cosi' e' stato nelle ultime stagioni (va beh lo scorso anno era stagione mondiale e la HC inizio' dopo ma credo che si capisca quello che voglio dire). Se usano le foze con criterio -e con il player welfare scheme comunque devono- sono la' con il Clermont (erano la scorsa stagione e sono questa stagione secondo me le 2 piu' forti e quelle che giocano meglio non a caso Cotter e Schmidt hanno lavorato assieme qualche anno, peccato siano finite nella stessa pool e con gli Scarlets anche). Toulouse un mezzo centimetro dietro, Toulon non so (perche' secondo me alla fin fine negli ultimi anni sono stati piu' una bella collezione di figuine che altro). Per le inglesi vedo i soliti Tigers attrezzati e forse i Saracens.
In chiave CL quello che al Leinster interessa e' arrivare tra le prime 4 per assicurarsi la semifinale...saro' tifoso Leinster e quindi poco obiettivo magari ma credo ne abbiano per farcela...insomma non serve ripetere una regular season da 18 vittorie, 1 pareggio e 3 sconfitte in CL...con 15 vittorie ai PO si va.
Sulle regole IRFU: completamente idiote dettate da una reazione delusione post mondiale esagerata della IRFU ma secondo me potrebbero venir riviste. Che alle 3 Provincie non siano andate giu' non e' un mistero cosi' come non e' un segreto che le parti si siano incontrate per discutere un compromesso (vorrei sapere chi delle 3 potra' tenersi il pilone destro il prossimo anno e che parametri vengono usati dalla IRFU per risolvere queste situazioni?Poi Schmidt cosa deve fare chiamare ogni settimana per chiedere se Nacewa puo' giocare ala o estremo a seconda che ci sia Kearney o meno?)a questo si aggiunga che se ad un Nacewa gli girano e fa ricorso la IRFU perde causa e faccia (2-3 sentenze della corte europea gia' emanate in passato sarebbero a suo favore per intenderci).
Naoto
Ah dimenticato, poi puo' essere che il ciclo sia finito, che alcuni vecchietti non ne abbiano piu' di tanto ancora...tutti i cicli finiscono prima o poi.
Pro 12 is back! E finalmente diciamocelo..speriamo in bene per le nostre italiane...la vittoria di treviso è oro, soprattutto contro i gallesi che sono le sue bestie nere.
Chissà se quest anno con le grandi corazzate in crisi si riuscirà a vedere una final four un po' diversa dagli altri anni.Per le Zebre speriamo sia veloce e indolore. Treviso invece può sicuramente provare ad entrare nel G8 della Rabodirect,
Fra le home union gli scarlet mi sembrano tonici, quest anno il 4to posto può e deve essere loro.
Edimburgo invece non mi convince del tutto:nonostante l'ottima campagna acquisti, se visser si becca il raffreddore, per loro la stagione è finita.
Non trascurare il tempo che passa e l'esperienza che cresce Naoto. Mi riferisco a Tolone, che dopo due finali su due la scorsa stagione, una delle quali guadagnata con le palle e non con la classe, sorry ma meriterebbe a mio avviao più considereazione. Magari è abbastanza ancora solo per crare problemi e non ancora per vincere in Europa - come successo a Clermont l'anno scorso: erano decisamente la squadra più forte ma non la più scafata.
Chi invece ha tutto per vincere - roster ed esperienza - è Tolosa. A vlte ho impressione che Novés centellini le risorse, soprattutto nei gironi di Heineken, e si freghi alla fine, con playoff da giocare in ogni dove tranne che in casa. Ma quest'anno s'è rotot le p ..., ho scrtto, e a questo punto non cve n'è per nessuno.
Clermont e Leinster si, ma un gradino sotto in termini di potenziale a quelle due. Inglesi? Mah, forse i Saracens ma in Coppa Europa non han mai billato.
Regole IRFU: ma guarda un po', le province vanno alla grande (ricordo che è stata la prima finale Heineken tutta irlandese), la nazionale no e cosa si cambia? Le suqadre delel province ... mi ricorda qualche altra federazione.
Mah, più che ciclo - vale molto epr Munster - è l'insieme delle regole e della crisi economica: a Leinster non si son indebiliti alla Ospreys o alla Blus, ma non si son nemmeno rinforzati.Le altre francesi di cui sopra invece si (forse con l'eccezione di Clermont: Nalaga lo vedo bollito oramai) e siccome tutto è relativo ...
G8 è obiettivo realistico, quasi minimale per Tv a questo punto. A meno di contraccolpi da sconfitta politica, tra un paio di settimane ...
Concordo - o sei tu che concordi? :) - sugli Scarlets, sono invece rimasto deluso dalla priam uscita dei Gunners: effettivamente troppo Visser dipendenti, come dici.
Zebre: aspettiamo l'esordio per parlare; esso è in casa per definizione, a maggior ragione per le Zebre che in trasferta mi sa contino solo su families al seguito.
O anche in casa? :0
Stanno finendo i preparativi perché lo stadio diventi un salotto. La domanda è: tre o cinque posti!!!!:)
Già, non erano quelli, i federali attuale gestione, capaci di riempire San Siro e l'Olimpico senza colpo ferire? Argomentone elettorale tutto da ridere.
Posta un commento