C'era una volta il terzo tempo
Questo post prende spunto da una notizia che arriva dalla Francia: il caso Olivier Missoup (nella foto), giocatore del Tolone, oggi trattenuto "guardato a vista" nel commissariato di Montpellier.
Prendiamola alla larga: era bello ai nostri tempi crescere con dei riferimenti, dei punti fermi ben precisi. Oggi, in pieno relativismo e svaporamento di ogni rispetto - per l'autorità, per i più anziani, per il cursus honorum, per tutto -non si può più, sia nella vita di tutti i giorni sia giocoforza nello sport, che ne è un potente riflesso.
A difendere riferimenti sgretolati e pericolanti, si fa la figura non tanto dei tradizionalisti - non ci sarebbe nulla di male - ma dei fuori dal mondo, attaccati a qualcosa che non ha futuro e appeal per le nuove generazioni, magari dai riferimenti culturali del tutto diversi, in questi tempi di globalizzazione accelerata e selvaggia. Al limite bisognerebbe lavorare sodo per ripristinarli, quei riferimenti, cosa molto diversa dal fingere che ci siano ancora e che sia pacifico per tutti capirli, valutarli come positivi e produttivi e quindi adottarli.
'Sta cosa molto triste vale a maggior ragione nel rugby, sport intriso di "valori": a volte si finge che vada tutto bene, altre volte a fronte dell'evidenza, si preferisce imboccar le scorciatoie: si dà tutta la colpa del degrado all'avvento del Professionismo, così nessuno deve agire perché nulla si può fare.
Su queste colonne da tempo ad esempio indichiamo l'ipocrisia attorno al tema dell'arbitraggio, sfociata anche in questo mondiale in un "caso" sufficientemente clamoroso, definito "rapina" dal neutrale Jaques Brunel, prossimo ct Azzurro.
Ora, e veniamo al caso Missoup, è un ulteriore caposaldo a cadere: la sacralità del "terzo tempo".
Il terzo tempo del rugby non è come credono quelli del calcio, l'attesa dell'avversario all'uscita (non per menarlo ma) per applaudirlo. E' di più, è un atto profondamente ancestrale: condividere cibo e bevande tra parti che si sono combattute. Serve per rinsaldare un vincolo, una fraternità tra coloro che se la son sentita di scendere in campo e sfidare la forza altrui a viso aperto - e più o meno secondo le regole; chi l'abbia fatto fino in fondo, vincente o perdente che sia, può legittimamente guardare l'avversario nelle palle degli occhi, discutendo in modo conviviale, ridendo e scherzando, mangiando e bevendo tra commensali, tra pari.
Cos'è successo a Montpellier? Nel corso del ricevimento post partita Montpellier - Tolone del 30 settembre (terminata 19-6), c'è stato un violento alterco tra i flanker opposti Missoup e Remy Martin, 29 e 31 anni quindi non di primo pelo, il secondo per giunta è un ex nazionale ed ex capitano del Bayonne trasferitosi quest'anno. Quest'ultimo, aggredito con violenza a pugni e calci, ha sporto denuncia; il tolonese è stato convocato oggi dalla polizia di Montpellier, dov'è arrivato accompagnato da un avvocato, dal compagno di squadra Mathieu Bastareaud e dal presidente Mourad Boudjellal, probabilmente accreditati anche come testimoni a discarico. La difesa del tolonese: esser stato provocato con l'epiteto razzista "Bamboula" ("tamburo", spregiativo di africano in Francia), fatto negato da chi l'ha denunciato.
Chi abbia ragione poco ci appassiona; quel che è triste è assistere alla caduta assolutamente culturale di un ulteriore caposaldo. Durante un terzo tempo si apostrofa un avversario insultandolo in modo razzista o meno? Francamente, sia detto tra noi e non si sappia troppo in giro, non sarebbe la prima volta che succede, nonostante il rugby non sia di per sè un ambiente adatto alle teste calde. Solo che, dopo aver detto quel che era rimasto nella strozza, o ci si beve sopra assieme oppure ognun per sè. Non stavolta.
Difatti, quel che non ha alcun senso è il seguito: accapigliarsi a calci e pugni, manca solo la tirata di capelli da lavandaie. Il colmo poi per gente abituata a metterci la faccia, è concludere il tutto sporgendo denuncia all'Autorità! Ma dove siamo finiti, su Scherzi a parte? Non si staran tutti prendendo un po' troppo sul serio, immigrati o visigoti purosangue che siano ?
Avanti di questo passo, toccherà metter le transenne nelle club house come negli stadi di calcio, e quel che è peggio, pure a noi toccherà cambiar nome alla nostra rubrica di "alleggerimento" ...
UPDATE: Un contributo a chiarire la triste vicenda arriva dall'esperto lettore GiorgioXT. Da fonti francesi ha saputo di ruggini pregresse tra i due, i quali avevano già avuto uno "scambio di opinioni" durante la partita; al ricevimento, Missoup avrebbe chiesto a Martin di "uscire per regolare i conti" e al suo rifiuto lo avrebbe steso con un pugno, rifilandogli poi due calci in faccia e rompendogli i denti, appena sistemati alla fine della scorsa stagione.
Forse abbiamo scoperto il motivo della denuncia: Martin pretende il risarcimento per il lavoro del dentista!
Missoup, conclude GiorgioXT, è nei guai: la querelle è andata troppo in là perché qualcuno del Tolone rischi una falsa testimonianza per scagionarlo...
UPDATE 14/10: L'affare s'ingrossa, ovvio ogniqualvolta ci sia di mezzo Mourad Budjellal. Il patròn del Tolone ha difatti sporto denuncia avverso il suo omologo di Montpellier Mohed Altrad - altra storia d' immigrazione del Midi, un beduino siriano d'origine fattosi da sè nei materiali per l'edilizia fino alla Legion d'Onore - per "tentativo di ricatto e attività fraudolenta".
Il presidente del Montpellier secondo quello del Tolone avrebbe ventilato un "deal": avrebbero lasciato cadere la denuncia a Missoup, in cambio dell'annullamento da parte tolonese di una procedura contro Montpellier aperta presso i Probiviri Federali, riguardante un contratto annullato al giocatore Gorgodze.
Tra algerini, siriani e mercanteggiamenti più o meno urbani, non si sgranino gli occhi quando affermo che ci sono dei risvolti culturali.
Prendiamola alla larga: era bello ai nostri tempi crescere con dei riferimenti, dei punti fermi ben precisi. Oggi, in pieno relativismo e svaporamento di ogni rispetto - per l'autorità, per i più anziani, per il cursus honorum, per tutto -non si può più, sia nella vita di tutti i giorni sia giocoforza nello sport, che ne è un potente riflesso.
A difendere riferimenti sgretolati e pericolanti, si fa la figura non tanto dei tradizionalisti - non ci sarebbe nulla di male - ma dei fuori dal mondo, attaccati a qualcosa che non ha futuro e appeal per le nuove generazioni, magari dai riferimenti culturali del tutto diversi, in questi tempi di globalizzazione accelerata e selvaggia. Al limite bisognerebbe lavorare sodo per ripristinarli, quei riferimenti, cosa molto diversa dal fingere che ci siano ancora e che sia pacifico per tutti capirli, valutarli come positivi e produttivi e quindi adottarli.
'Sta cosa molto triste vale a maggior ragione nel rugby, sport intriso di "valori": a volte si finge che vada tutto bene, altre volte a fronte dell'evidenza, si preferisce imboccar le scorciatoie: si dà tutta la colpa del degrado all'avvento del Professionismo, così nessuno deve agire perché nulla si può fare.
Su queste colonne da tempo ad esempio indichiamo l'ipocrisia attorno al tema dell'arbitraggio, sfociata anche in questo mondiale in un "caso" sufficientemente clamoroso, definito "rapina" dal neutrale Jaques Brunel, prossimo ct Azzurro.
Ora, e veniamo al caso Missoup, è un ulteriore caposaldo a cadere: la sacralità del "terzo tempo".
Il terzo tempo del rugby non è come credono quelli del calcio, l'attesa dell'avversario all'uscita (non per menarlo ma) per applaudirlo. E' di più, è un atto profondamente ancestrale: condividere cibo e bevande tra parti che si sono combattute. Serve per rinsaldare un vincolo, una fraternità tra coloro che se la son sentita di scendere in campo e sfidare la forza altrui a viso aperto - e più o meno secondo le regole; chi l'abbia fatto fino in fondo, vincente o perdente che sia, può legittimamente guardare l'avversario nelle palle degli occhi, discutendo in modo conviviale, ridendo e scherzando, mangiando e bevendo tra commensali, tra pari.
Cos'è successo a Montpellier? Nel corso del ricevimento post partita Montpellier - Tolone del 30 settembre (terminata 19-6), c'è stato un violento alterco tra i flanker opposti Missoup e Remy Martin, 29 e 31 anni quindi non di primo pelo, il secondo per giunta è un ex nazionale ed ex capitano del Bayonne trasferitosi quest'anno. Quest'ultimo, aggredito con violenza a pugni e calci, ha sporto denuncia; il tolonese è stato convocato oggi dalla polizia di Montpellier, dov'è arrivato accompagnato da un avvocato, dal compagno di squadra Mathieu Bastareaud e dal presidente Mourad Boudjellal, probabilmente accreditati anche come testimoni a discarico. La difesa del tolonese: esser stato provocato con l'epiteto razzista "Bamboula" ("tamburo", spregiativo di africano in Francia), fatto negato da chi l'ha denunciato.
Chi abbia ragione poco ci appassiona; quel che è triste è assistere alla caduta assolutamente culturale di un ulteriore caposaldo. Durante un terzo tempo si apostrofa un avversario insultandolo in modo razzista o meno? Francamente, sia detto tra noi e non si sappia troppo in giro, non sarebbe la prima volta che succede, nonostante il rugby non sia di per sè un ambiente adatto alle teste calde. Solo che, dopo aver detto quel che era rimasto nella strozza, o ci si beve sopra assieme oppure ognun per sè. Non stavolta.
Difatti, quel che non ha alcun senso è il seguito: accapigliarsi a calci e pugni, manca solo la tirata di capelli da lavandaie. Il colmo poi per gente abituata a metterci la faccia, è concludere il tutto sporgendo denuncia all'Autorità! Ma dove siamo finiti, su Scherzi a parte? Non si staran tutti prendendo un po' troppo sul serio, immigrati o visigoti purosangue che siano ?
Avanti di questo passo, toccherà metter le transenne nelle club house come negli stadi di calcio, e quel che è peggio, pure a noi toccherà cambiar nome alla nostra rubrica di "alleggerimento" ...
UPDATE: Un contributo a chiarire la triste vicenda arriva dall'esperto lettore GiorgioXT. Da fonti francesi ha saputo di ruggini pregresse tra i due, i quali avevano già avuto uno "scambio di opinioni" durante la partita; al ricevimento, Missoup avrebbe chiesto a Martin di "uscire per regolare i conti" e al suo rifiuto lo avrebbe steso con un pugno, rifilandogli poi due calci in faccia e rompendogli i denti, appena sistemati alla fine della scorsa stagione.
Forse abbiamo scoperto il motivo della denuncia: Martin pretende il risarcimento per il lavoro del dentista!
Missoup, conclude GiorgioXT, è nei guai: la querelle è andata troppo in là perché qualcuno del Tolone rischi una falsa testimonianza per scagionarlo...
UPDATE 14/10: L'affare s'ingrossa, ovvio ogniqualvolta ci sia di mezzo Mourad Budjellal. Il patròn del Tolone ha difatti sporto denuncia avverso il suo omologo di Montpellier Mohed Altrad - altra storia d' immigrazione del Midi, un beduino siriano d'origine fattosi da sè nei materiali per l'edilizia fino alla Legion d'Onore - per "tentativo di ricatto e attività fraudolenta".
Il presidente del Montpellier secondo quello del Tolone avrebbe ventilato un "deal": avrebbero lasciato cadere la denuncia a Missoup, in cambio dell'annullamento da parte tolonese di una procedura contro Montpellier aperta presso i Probiviri Federali, riguardante un contratto annullato al giocatore Gorgodze.
Tra algerini, siriani e mercanteggiamenti più o meno urbani, non si sgranino gli occhi quando affermo che ci sono dei risvolti culturali.
15 commenti:
Attenzione , si tratta in realtà di un "baston" cioè rissa / scontro a pugni iniziato in campo e continuato dopo la fine ...
Sono cose che capitano piuttosto spesso in francia (per averne un idea , provate a fare una ricerca con "baston rugby" su youtube, e verificherete che ne avvengono tante, con pure cronisti compiaciuti)
in questo caso la notorietà (e forse il timore di Martin di rovinarsi un possibile ritorno "en bleu" ) hanno portato alle denunce.
E succedevano più spesso quando non c'era il professionismo! E si, fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce
@giorgio: Si, c'era stata "discussione" in campo ma lì, sai com'è ... La sera invece al ricevimento/terzo tempo, mica eran più in braghe corte ...
Il fatto nuovo è la denuncia. Martin l'ha sporta non per speranze nazionali (31 anni ...) ma forse per immagine, per anticipare Missoup che tirava fuori le solite cose sul razzismo.
Sul resto, concordo con anonimo, come del resto detto nel post. La novità, ripeto, è denuncia e arresto, sia pur temporaneo.
Se ora c'è bisogno della pula anche per dirimere questioni da campo, ditemi voi dove siamo finiti.
@abr, ti vedo un po' prevenute sulle 'solite cose sul razzismo'.
cioe' sei ubriaco, uno ti chiama vu' cumpra' (non DEVE succedere), gli tiri un cartone (non DEVE succedere), e poi l'atro va pure dalla polizia. se l'avesso fatto in campo, sarebbe squalifica sicura e giusta per Martin.
questo se la ricostruzione dei fatti e' giusta. non capisco pero' perche' Martin sia andato dalla polizia.
Anch'io non capisco 'sta denuncia, e difatti ci ho fatto un post.
Sul punto "razzial-prevenuto", forse mi sono spiegato male, o forse no. Provo a chiarire:
qualcuno m'ha insegnato, tanto tempo fa, che uno degli elementi per cui la Civiltà si distingue dallo stato naturale, è l'adozione di punizioni commisurate all'offesa oggettivamente ricevuta e non alla forza dell'offeso.
Nel caso in questione, ipotizziamo pure che le cose siano andate prorpio come dice Missoup (anche se allora sarebbe strano che la denuncia l'abbia fatta Martin): se uno ti dà del vucumprà (non DEVE succedere), allora tu gli devi dà dello schiavista e non tirargli un cartone in muso.
Se fosse andata così, io gli darei l'aggravante per il solo fatto che usi "'sta cosa" della "provocazione" a solleticar code di paglia occidentali. Mi ricorderebbe troppo quei violentatori che si giustificano per via dei jeans attillati e delle minigonne.
@abr, effettivamente, se dici che non c'e' alcun bisogno di arrivare ai 'cartoni' (razzismo o no), non vedo come si posssa darti torto.
Ho chiesto a degli amici francesi, che mi hanno parlato di una vecchia ruggine fra i due - quello che però è effettivamente diverso dal passato è che Missoup al ricevimento ha prima chiesto a Martin di "uscire per regolare i conti" ed al rifiuto lo ha steso con un pugno rifilandogli poi due calci in faccia e rompendogli "i denti fatti sistemare appena finita la stagione scorsa"
Una volta l'avrebbero sistemata fuori...
Così invece è diventata una cosa grave che è già finita in tribunale.
Missoup è nei guai , anche perchè ci sono troppi testimoni perchè qualcuno di Tolone rischi una falsa testimonianza per aiutarlo...
@Giorgio, quindi Martin non avrebbe cercato lo scontro o offeso Missoup?
Ah ecco. Tnxs Giorgio, lo inserisco come update.
Abbiamo dei lettori che sono meglio dei segugi di News Corp.
Ed infatti , dal "midi libre"
"Le problème pour Missoup, c’est que ni Martin, ni Bastareaud, ex-joueur de l’équipe de France, venu hier au commissariat avec le président toulonnais Mourad Boudjellal, ne confirment sa version."
Prenderà un 10 mesi "avec sursis" cioè la condizionale e forse una squalifica.
Per alleggerire l'aria, segnalo l'iniziativa del Bayonne : forse come sostegno a Lievremont, 50% di sconto sul biglietto a chi si presenta allo stadio con i BAFFI ... veri o fasulli non importa ... :-)
Grande Bayonne!
L'anno scorso io ho partecipato al MOVEMBER di marca australiana, tutto novembre passato coi baffi.
A proposito di testimoni, l'avrebbe poi scelto davvero bene, proprio Bastareaud!
Quello dell'aggressione fake in Nuova Zelanda che gli costò la nazionale, e costrinse un ministro de la Republique a presentar le scuse ai neozelandesi, che le palle ancor gli girano ...
MA appunto dai, Bastareaud! Dovrebbe essere ancora preso a sonori pernacchioni appena esce di casa...
Ok, ma vai avanti tu a farglieli, però ... :Z
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