L'Australia vince sul Galles che si ritrova senza piedi
Eden Park, Auckland / Bronze Final
Australia 21 - 18 Wales
I ragazzini terribili dell'Australia sfidano una squadra solida, quel (quasi) perfetto mix tra gioventù ed esperienza che, prima dell'infortunio di Rhys Priestland e della monada di Sam Warburton, aveva fatto ben sperare i propri tifosi (qui il tabellino, qui gli highlights). Un Mondiale strano per entrambe: per il galles poteva andare in maniera diversa sia quella discussa partita vinta con Samoa, sia quella col Sudafrica persa di poco. L'Australia ha perso con l'Irlanda e con il Sud Africa... vabbeh, ci mancava solo che vincessero anche contro gli AB. Sfida tra belle terze linee (con il Galles che parte sfavorito per l'assenza del suo capitano) e bei trequarti, con Berrick Barnes “risorto” a dare qualità e opzioni all'attacco australiano assieme al compagno di reparto Adam Ashley-Cooper, che lascia il 15 al titolare Kurtley Beale. Sfida anche tra quelle che, se confermeranno le premesse, saranno due protagoniste anche tra quattro anni. Cronaca di Carlo M.
Primo tempo. Parte meglio l'Australia, con Barnes che cerca di guadagnare terreno con dei grubber ben messi in profondità. Al 7' l'Australia guadagna un calcio a metà campo, la touche si gioca a pochi metri dalla meta. Gli australiani arrivano vicinissimi alla meta, guadagnano una punizione che decidono di giocare veloce, ma Cooper sbaglia il passaggio all'interno e il Galles riesce a togliere la pressione.
Beale si fa male di nuovo, entra Robert Horne. Subito, giocata da mischia, Cooper deve solo passare il pallone a Barnes che gli segna il buco e schiaccia in mezzo ai pali. James O'Connor trasforma al 12' Barnes è in forma. Ma il Galles al 18' conquistano una punizione davanti ai pali che James Hook decide di piazzare. 3 a 7. Poi al 21' Cooper si fa male ballando. Entra Anthony Fainga. Il Galles? Ora dovrebbe uscire un po'. E invece soffre in mischia, fa fallo e O'Connor prende il palo da punizione al 28.
La partita non è bella. Al 29' Scott Higginbotham esce per sangue ed entra Radike Samo, che però ha finito la benzina da un pezzo. Il Galles lotta e fisicamente regge la lotta, ma non riesce ad elaborare qualcosa di buono da Hook in là. Stephen Jones allora entra al 33', con George North fuori per sangue, e va a coprire il 10. Hook si sposta ad estremo con Leigh Halfpenny ala. Rientra North mentre Halfpenny si prepara a sbagliare una punizione da una quarantina di metri al 37' (lasciare dentro SJ giusto per il piedino della punizione no?). Finisce il primo tempo.
Secondo tempo. Il Galles calcia, O'Connor sbaglia la ricezione (suo punto debole) e spedisce la palla direttamente fuori dopo essersela portata dentro i 22. Dalla touche, i gallesi guadagnano una punizione facile facile per Hook che sbaglia. Questi ci rimpiangono Mirco Bergamasco. Al 45' il risultato rimane 3 a 7. Errori e imprecisioni a iosa in questa partita, soprattutto al piede.
E quando l'arbitro inglese Wayne Barnes e i suoi compagni non vedono gli errori di trasmissione della linea gallese (due in avanti decisivi), Shane Williams si porta avanti il pallone col piede e realizza una bella meta al 49'. Hook sbaglia ancora, sembra spaesato: Warren Gatland, che aveva già perso la pazienza, manda dentro SJ.
Il Galles passa in vantaggio, ma resiste solo un paio di minuti: il tempo che O'Connor piazzi una punizione dalla linea dei dieci. 8 a 10. Al 55' Stephen Jones (che è brutto, lento, fuori forma, ma di solito ha un piede decente) sbaglia una ricezione in modo banale. L'Australia poco dopo ha l'occasione per allungare con un'altra punizione, e la giovane ala non sbaglia. 8 a 13.
Il drop della disperazione di Shane Williams al 63' non va. Le squadre cambiano molto, anche Mike Phillips esce per Lloyd Williams. Al 67' drop di Barnes che porta l'Australia sopra il break. Il Galles tenta di riportarsi sotto con la punizione di Stephen Jones che porta la sua squadra a 11. Nell'unico contrattacco, come sottolinea il buon Vittorio Munari nella telecronaca, l'Australia arriva in area di meta, ma Ashley Cooper non riesce a schiacciare e perde la palla in avanti.
Poco male, perchè due minuti dopo è Ben McCalman a marcare la meta che, trasformata, porta al sicuro il risultato sul 21 a 11. Alla fine Halfpenny, una delle rivelazioni del mondiale, segna la meta del 16 a 21. Jones porta il risultato finale sul 18 a 21.
Anche stavolta il Galles paga l'imprecisione di Hook (di Halfpenny dalla distanza), anche se l'Australia ha giocato meglio. Concludendo. Sì, forse è vero che il campo ha sempre ragione. Saranno anche sfortunati e stanchi, ma nessuno di questi meritava il secondo posto. W la Francia.
Australia 21 - 18 Wales
I ragazzini terribili dell'Australia sfidano una squadra solida, quel (quasi) perfetto mix tra gioventù ed esperienza che, prima dell'infortunio di Rhys Priestland e della monada di Sam Warburton, aveva fatto ben sperare i propri tifosi (qui il tabellino, qui gli highlights). Un Mondiale strano per entrambe: per il galles poteva andare in maniera diversa sia quella discussa partita vinta con Samoa, sia quella col Sudafrica persa di poco. L'Australia ha perso con l'Irlanda e con il Sud Africa... vabbeh, ci mancava solo che vincessero anche contro gli AB. Sfida tra belle terze linee (con il Galles che parte sfavorito per l'assenza del suo capitano) e bei trequarti, con Berrick Barnes “risorto” a dare qualità e opzioni all'attacco australiano assieme al compagno di reparto Adam Ashley-Cooper, che lascia il 15 al titolare Kurtley Beale. Sfida anche tra quelle che, se confermeranno le premesse, saranno due protagoniste anche tra quattro anni. Cronaca di Carlo M.
Primo tempo. Parte meglio l'Australia, con Barnes che cerca di guadagnare terreno con dei grubber ben messi in profondità. Al 7' l'Australia guadagna un calcio a metà campo, la touche si gioca a pochi metri dalla meta. Gli australiani arrivano vicinissimi alla meta, guadagnano una punizione che decidono di giocare veloce, ma Cooper sbaglia il passaggio all'interno e il Galles riesce a togliere la pressione.
Beale si fa male di nuovo, entra Robert Horne. Subito, giocata da mischia, Cooper deve solo passare il pallone a Barnes che gli segna il buco e schiaccia in mezzo ai pali. James O'Connor trasforma al 12' Barnes è in forma. Ma il Galles al 18' conquistano una punizione davanti ai pali che James Hook decide di piazzare. 3 a 7. Poi al 21' Cooper si fa male ballando. Entra Anthony Fainga. Il Galles? Ora dovrebbe uscire un po'. E invece soffre in mischia, fa fallo e O'Connor prende il palo da punizione al 28.
La partita non è bella. Al 29' Scott Higginbotham esce per sangue ed entra Radike Samo, che però ha finito la benzina da un pezzo. Il Galles lotta e fisicamente regge la lotta, ma non riesce ad elaborare qualcosa di buono da Hook in là. Stephen Jones allora entra al 33', con George North fuori per sangue, e va a coprire il 10. Hook si sposta ad estremo con Leigh Halfpenny ala. Rientra North mentre Halfpenny si prepara a sbagliare una punizione da una quarantina di metri al 37' (lasciare dentro SJ giusto per il piedino della punizione no?). Finisce il primo tempo.
Secondo tempo. Il Galles calcia, O'Connor sbaglia la ricezione (suo punto debole) e spedisce la palla direttamente fuori dopo essersela portata dentro i 22. Dalla touche, i gallesi guadagnano una punizione facile facile per Hook che sbaglia. Questi ci rimpiangono Mirco Bergamasco. Al 45' il risultato rimane 3 a 7. Errori e imprecisioni a iosa in questa partita, soprattutto al piede.
E quando l'arbitro inglese Wayne Barnes e i suoi compagni non vedono gli errori di trasmissione della linea gallese (due in avanti decisivi), Shane Williams si porta avanti il pallone col piede e realizza una bella meta al 49'. Hook sbaglia ancora, sembra spaesato: Warren Gatland, che aveva già perso la pazienza, manda dentro SJ.
Il Galles passa in vantaggio, ma resiste solo un paio di minuti: il tempo che O'Connor piazzi una punizione dalla linea dei dieci. 8 a 10. Al 55' Stephen Jones (che è brutto, lento, fuori forma, ma di solito ha un piede decente) sbaglia una ricezione in modo banale. L'Australia poco dopo ha l'occasione per allungare con un'altra punizione, e la giovane ala non sbaglia. 8 a 13.
Il drop della disperazione di Shane Williams al 63' non va. Le squadre cambiano molto, anche Mike Phillips esce per Lloyd Williams. Al 67' drop di Barnes che porta l'Australia sopra il break. Il Galles tenta di riportarsi sotto con la punizione di Stephen Jones che porta la sua squadra a 11. Nell'unico contrattacco, come sottolinea il buon Vittorio Munari nella telecronaca, l'Australia arriva in area di meta, ma Ashley Cooper non riesce a schiacciare e perde la palla in avanti.
Poco male, perchè due minuti dopo è Ben McCalman a marcare la meta che, trasformata, porta al sicuro il risultato sul 21 a 11. Alla fine Halfpenny, una delle rivelazioni del mondiale, segna la meta del 16 a 21. Jones porta il risultato finale sul 18 a 21.
Anche stavolta il Galles paga l'imprecisione di Hook (di Halfpenny dalla distanza), anche se l'Australia ha giocato meglio. Concludendo. Sì, forse è vero che il campo ha sempre ragione. Saranno anche sfortunati e stanchi, ma nessuno di questi meritava il secondo posto. W la Francia.
11 commenti:
la terza linea giocane e Berrick Barnes in cattedra, sia quando c'era lui (Quade) che quando gli ha dato campo libero: bella sconfessione del credo di Robbie Deans per questi mondiali.
Si consolano, gli Aussie e anche i Gallesi, pensando a quanto giovane è la squadra.
Altro elemento: ma quanto barbari saranno quei simpaticissimi neozelandesi coda di paglia, a fischiar sempre Quade?
Sono al livello da da Roma-Lazio ...
Son ex galeotti, alla lunga saltano fuori - quelli erano gli australiani? O entrambi? Troppo grande questo (ex) impero per rammentarsi tutto.
Mai vista una partita così intensa contemporaneamente di McCalman e Higginbotham!
Davvero sopra le righe, finalmente.
Buona partita anche di Rob Horne... ieri guardavo i video degli Australian Schoolboys del 2005, proprio l'annata di Horne, McCalman, Pocock, Tapuai, Lachie Turner...
Spaventosi.
Ogni volta che vedo McCalman impreco perché non mi spiego come Deans l'abbia selezionato, dimenticandomi che ha 22 anni e che se davvero comincia a giocare come faceva in quegli anni, è un gran bel giocatore (e pensate: giocava anche 7!).
Rivincita il 3 dicembre a Cardiff.
Spero di andarci! :)
Se vi interessa e non l'avete visto, questo è il video:
http://www.youtube.com/watch?v=sVbY7d1WTjw
C'è poi un 10 che fa quello che vuole, credo si riconosca chi sia... il più forte 3/4 Australiano dai tempi di Ella.
.. e di tutti 'sti numeri 10 disponibili (a proposito, "quel" 10 allora la palla la sa anche scaricare non solo portare), proprio sul più anomalo di tutti doveva puntare tutte le sue carte Deans? Che errore!
Così come lo è stato non dar spazio a Higginbotham: avrebbe fatto bene al precorso dell'Australia e anche a Elsom.
Una partita tra due team non arrivati in finale che per errori fatali propri. Il Galles per il piede inverso dei suoi nr.10, l'Aus per le scelte insistite ma suicide del coach.
La prima linea Wallabies invece: ha retto! Si vede che con Paul James quella del Wales vale pochino.
E che per ovvi motivi non gli possono dire "Maori di ....." sennò già l'avrebbero fatto. Però questo Mondiale intanto ha legittimato definitivamente gli ululati ad personam nelle massime platee; splendido risultato per un Paese che con l'inno bilingue. Occhio che il passo verso verso frasi come la succitata non è ancora breve, ma neanche oceanico.
Barbari.
I francesi non stanno simpatici a nessuno, ma sai la goduria di dimostrare non solo ai neozelandesi, ma a tutti gli anglosassoni che il rugby è sport PRIMARIAMENTE adatto allo spirito latino-gotico, molto più che a quello dei germani.
Se poi i Kiwi perdessero per davvero, non gli rimarrebbe che cercare dov'è il tappo delle loro isole, e toglierlo: glugluglu ...
Avete visto la prima pagina dell'Equipe?
http://www.lequipe.fr/Quotidien/une/une21102011_hd.jpg
Magnifico!
Mas, Bonnaire e Dusautoir sono riconoscibilissimi, anche Mermoz e Rougerie un po'... ma poi Yachvili!
È praticamente la matrioska di sè stesso!! :D
Poveretto Parra, manco uno scarabocchio di quando cominciava a disegnare.
Pubblicata sul tumblr! :)
@ringo: difficile Parra già scarabocchiasse: Morgan è nato il 15 novembre 1988.
Essendo la finale disputata il 20 giugno 1987 e richiedendo la generazione di uno spermatozoo una media di 64 giorni, se ne conclude che durante la finale manco il suo precursore genetico era ancora stato messo in cantiere ;)
Ah ecco cosa volevano dire quelle scritte in francese. E sì che una volta lo sapevo e ogni tanto mi riesce pure di capirlo (merito delle mezze origini piacentine, con un dialetto che è infarcito di termini francofoni). Poi il pregiudizio britannico ha preso il sopravvento ;)
Au revoir.
Ah, torniamo seri: c'erano due candidati all IRB Player of the Year Award in campo. Ma direi nessuno dei due - Genia e Pocock - ha fatto vedere granché di eclatante.
Il titolo andrà a Dusatoir se vince la Francia, a Weepu o Kaino o Ma'a Nonu se va come deve andare.
Io voterei con due mani Kaino, ma se Nonu marcasse meta anche in finale, o Weepu piazzasse punti decisivi ...
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