Treviso cambia di poco per affrontare gli Ospreys
Domani pomeriggio in quel di Monigo la Benetton Treviso scende in campo per secondo turno di Heineken Cup, ospitando una rivale celtica: gli Ospreys (kick off alle 14.30, collegamento RR dalle 14). E per l'occasione coach Franco Smith ha deciso di non cambiare molto nel XV di partenza rispetto a quello schierato domenica scorsa nella trasferta contro i Saracens.
Tre in totale le modifiche: completamente nuova la linea di mediana con l'inserimento della coppia Tobias Botes e Kris Burton (nella foto), al posto di Fabio Semenzato e Willem De Wall. Nella mischia invece Enrico Ceccato si schiera titolare al tallonaggio al posto di Diego Vidal che va in tribuna, mentre Franco Sbaraglini sarà il sostituto in panchina.
Per il resto, Ludovico Nitoglia è l'estremo con Brendan Williams e Benjamin De Jager a completare il triangolo allargato, mentre Tommaso Benvenuti e Alberto Sgarbi sono la coppia di centri.
La terza linea si compone con Robert Barbieri Numero 8, Benjamin Vermaak e Alessandro Zanni coppia di flanker. In seconda linea il capitano Antonio Pavanello e la spalla Corniel Van Zyl.
In prima linea, assieme a Ceccato, ci sono i due pilone Michele Rizzo e Lorenzo Cittadini. In panchina anche Ignacio Rouyet e Pedro Di Santo, Valerio Bernabò, Gonzalo Padrò e Manoa Vosawai per la mischia, De Wall evidentemente anche come trequarti e Semenzato. Completo blu per i Leoni che celebreranno i cento cap di Van Zyl: sarà lui a guidare l'ingresso del gruppo, in solitaria secondo tradizione.
Benetton Treviso: 15 Ludovico Nitoglia; 14 Benjamin De Jager, 13 Tommaso Benvenuti, 12 Alberto Sgarbi, 11 Brendan Williams; 10 Kristopher Burton, 9 Tobias Botes; 8 Robert Barbieri, 7 Alessandro Zanni, 6 Benjamin Vermaak; 5 Corniel Van Zyl, 4 Antonio Pavanello (capitano); 3 Lorenzo Cittadini, 2 Enrico Ceccato, 1 Michele Rizzo.
A disposizione: 16 Franco Sbaraglini, 17 Ignacio Fernandez Rouyet, 18 Pedro Di Santo, 19 Valerio Bernabò, 20 Gonzalo Padrò, 21 Manoa Vosawai, 22 Willem De Waal, 3 Fabio Semenzato.
Per quanto riguarda i gallesi, fatti i dovuti conti con gli infortunati tra i quali compare anche la seconda linea Alu Wyn Jones, mandano in campo una formazione dove non mancano i nomi chiave. Richard Fussell è l'estremo con Shane Williams e Tommy Bowe alle ali, mentre la coppia di centri è composta da Ashley Beck e Andrew Bishop. In mediana, il regista al piede è Dan Biggar, mentre Kahn Fotuali'i sarà l'assistente.
Tra gli avanti, i fratelli Duncan e Adam Jones sono i piloni, con Richard Hibbard tallonatore. In seconda linea ci sono Ryan Jones e Ian Evans, mentre la terza linea è quella formata di sicuro da George Stowers come blind side flanker, mentre vanno al ballottaggio Justin Tipuric e Chauncey O'Toole per la maglia numero 7 e Jonathan Thomas e Joe Berman per quella di Numero 8.
In panchina, occhi puntati su Matthew Morgan: apertura classe '92, se dovesse entrare a partita in corso firmerebbe la sua prima presenza in coppa. Scott Johnson, Director of Rugby a Swansea, ha ricordato ai suoi i cinquanta punti incassati dai Dragons in Pro12.
Ospreys: 15 Richard Fussell; 14 Tommy Bowe, 13 Andrew Bishop, 12 Ashley Beck, 11 Shane Williams; 10 Dan Biggar, 9 Kahn Fotuali'i; 1 Duncan Jones, 2 Richard Hibbard, 3 Adam Jones; 4 Ryan Jones, 5 Ian Evans; 6 George Stowers, 7 Justin Tipuric/Chauncey O'Toole, 8 Jonathan Thomas/Joe Bearman. Replacements: 16 Mefin Davies, 17 Ryan Bevington, 18 Aaron Jarvis, 19 Ian Gough, 20 Joe Bearman/Tom Smith, 21 Rhys Webb, 22 Matthew Morgan, 23 Tom Isaacs.
Tre in totale le modifiche: completamente nuova la linea di mediana con l'inserimento della coppia Tobias Botes e Kris Burton (nella foto), al posto di Fabio Semenzato e Willem De Wall. Nella mischia invece Enrico Ceccato si schiera titolare al tallonaggio al posto di Diego Vidal che va in tribuna, mentre Franco Sbaraglini sarà il sostituto in panchina.
Per il resto, Ludovico Nitoglia è l'estremo con Brendan Williams e Benjamin De Jager a completare il triangolo allargato, mentre Tommaso Benvenuti e Alberto Sgarbi sono la coppia di centri.
La terza linea si compone con Robert Barbieri Numero 8, Benjamin Vermaak e Alessandro Zanni coppia di flanker. In seconda linea il capitano Antonio Pavanello e la spalla Corniel Van Zyl.
In prima linea, assieme a Ceccato, ci sono i due pilone Michele Rizzo e Lorenzo Cittadini. In panchina anche Ignacio Rouyet e Pedro Di Santo, Valerio Bernabò, Gonzalo Padrò e Manoa Vosawai per la mischia, De Wall evidentemente anche come trequarti e Semenzato. Completo blu per i Leoni che celebreranno i cento cap di Van Zyl: sarà lui a guidare l'ingresso del gruppo, in solitaria secondo tradizione.
Benetton Treviso: 15 Ludovico Nitoglia; 14 Benjamin De Jager, 13 Tommaso Benvenuti, 12 Alberto Sgarbi, 11 Brendan Williams; 10 Kristopher Burton, 9 Tobias Botes; 8 Robert Barbieri, 7 Alessandro Zanni, 6 Benjamin Vermaak; 5 Corniel Van Zyl, 4 Antonio Pavanello (capitano); 3 Lorenzo Cittadini, 2 Enrico Ceccato, 1 Michele Rizzo.
A disposizione: 16 Franco Sbaraglini, 17 Ignacio Fernandez Rouyet, 18 Pedro Di Santo, 19 Valerio Bernabò, 20 Gonzalo Padrò, 21 Manoa Vosawai, 22 Willem De Waal, 3 Fabio Semenzato.
Per quanto riguarda i gallesi, fatti i dovuti conti con gli infortunati tra i quali compare anche la seconda linea Alu Wyn Jones, mandano in campo una formazione dove non mancano i nomi chiave. Richard Fussell è l'estremo con Shane Williams e Tommy Bowe alle ali, mentre la coppia di centri è composta da Ashley Beck e Andrew Bishop. In mediana, il regista al piede è Dan Biggar, mentre Kahn Fotuali'i sarà l'assistente.
Tra gli avanti, i fratelli Duncan e Adam Jones sono i piloni, con Richard Hibbard tallonatore. In seconda linea ci sono Ryan Jones e Ian Evans, mentre la terza linea è quella formata di sicuro da George Stowers come blind side flanker, mentre vanno al ballottaggio Justin Tipuric e Chauncey O'Toole per la maglia numero 7 e Jonathan Thomas e Joe Berman per quella di Numero 8.
In panchina, occhi puntati su Matthew Morgan: apertura classe '92, se dovesse entrare a partita in corso firmerebbe la sua prima presenza in coppa. Scott Johnson, Director of Rugby a Swansea, ha ricordato ai suoi i cinquanta punti incassati dai Dragons in Pro12.
Ospreys: 15 Richard Fussell; 14 Tommy Bowe, 13 Andrew Bishop, 12 Ashley Beck, 11 Shane Williams; 10 Dan Biggar, 9 Kahn Fotuali'i; 1 Duncan Jones, 2 Richard Hibbard, 3 Adam Jones; 4 Ryan Jones, 5 Ian Evans; 6 George Stowers, 7 Justin Tipuric/Chauncey O'Toole, 8 Jonathan Thomas/Joe Bearman. Replacements: 16 Mefin Davies, 17 Ryan Bevington, 18 Aaron Jarvis, 19 Ian Gough, 20 Joe Bearman/Tom Smith, 21 Rhys Webb, 22 Matthew Morgan, 23 Tom Isaacs.
9 commenti:
Sicuramente domani sarà grande rugby, RR porta bene, speriamo in una grande gara dei Leoni, l'anno scorso con i nazionali in campo i gallesi ci hanno data una grande lezione di gioco, vedremo quanto i Leoni sono cresciuti mentalmente e tatticamente, serve una grande prova d'orgoglio. Buon rugby a tutti Forza Leoni!!!!!!
Ospreys privi dei tre "bellimbusti abbronzati", come li chiamano ora (Hook, Byrne, Phillips), han fatto chiarezza in squadra (Biggar, i Jones nel pack), sono in testa al Pro12 e han battuto Biarritz.
MA in Pro12 dopo un bell'avvio di campionato ora battono un po' in testa e con la derelitti baschi han faticato in casa.
Vèdarem ...
Nel frattempo, visto che siamo a Treviso, se un vantaggio ha portato la querelle aperta dalla Benetton su soldi e contributi federali, è che un po' alla volta stan emergendo tanti "segreti militari" gelosamente custoditi dalla Federazione.
L'ultimo: pare che agli atleti di interesse nazionale sia stato presentato un addendum contrattuale voluto dalla fir ma mai discusso con loro, vessatorio su sponsor personali e libertà di scelta delle squadre a fine contratto.
Visto che nessuno lo vuol firmare, pare che la fir non paghi il 60% di stipendio alle società come promesso. E allo stesso tempo pretende che siano le società a imporre algi atleti la firma al SUO addenundum!
E' un anno che in questo blog, unici, parliamo di CONFLITTO DI INTERESSI IN SENO ALLA FIR. Questa ne sarebbe solo un ennesimo esempio.
Su tutto quello che combina la Fir resto di stucco è un barbatrucco tutti i giorni, ma non dovrebbe essere così perché dovrei averci fatto l'abitudine il "callo" in questi ultimi mesi, invece non c'è limite all'incredibile e all'inconpetenza, nessun mago illusionisti è come la Fir, neanche Copperfield, sono superiori di gran lunga!!!!
Ritengo piuttosto siano un bunch di furbacchioni, abituati ad agire nell'opacità di un sistema tutto sommato sinora molto "familistico-provinciale".
Il rugby italico come l'albero degli zoccoli insomma, costretto all'improvviso a passare a una dimensione più "industriale".
I limiti stanno emergendo solo ora che ci si confronta con l'estero.
Notare, è bastato confrontarsi coi pecorai delle brughiere, mica coi broker della City, per scoprire gli altarini ...
SVOLTA MANAGERIALE S'IMPONE. Molto, molto rapidamente.
"L'Albero degli Zoccoli", il mondo "bucolico" di Olmi studiato da Trocino affronta la realtà moderna venendone scornato. A suo modo, epico. Il guaio è che ci serve ancora un Cervantes che spiegi ai nostri che i tempi del cavaliere errante (gloriosissimi e rispettabilissimi) sono ormai finiti perchè, citando Mario Vargas Llosa,"lo malo no es haber sido idiotas, sino seguir siéndolo"
Già, il "todos caballeros" non basta più. Servono strategie ed esperienze meno arcaiche, meno legate al fango dei tempi eroici, più consapevoli che tribune e tribunali possono a volte esser più importanti della scelta dei tacchetti.
I tempi eroici devono essere ricordati nelle poesie e nelle canzoni dei menestrelli, ad oggi che i neutrini vanno più veloci della luce le cose sono un po cambiate, se si vuole stare al passo con i tempi bisogna come minimo accettare che la terra è tonda, il baciamano con reverenza appartiene ad un altra era, oggi si dovrebbe passare ad altri mezzi come dice Natalino Balasso: pedate sul saccottino scrotale!!!!!!!!!!!!
Scusate, ma queste disquisizioni letterarie: mi sono perso qualcosa? :)
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