mercoledì 19 ottobre 2011

Francia, Manchester City

Della squadra di Marc Lièvremont si è fatto un gran parlare in questo Mondiale.   Bollicine sgasate, due sconfitte nella fase a gironi (contro All Blacks e Tonga), eppure la Francia è in finale contro i neozelandesi. Dovesse vincere, sarebbe la prima nazionale a mettere le mani sulla Webb Ellis Cup con un curriculum non immacolato nella prima parte di torneo: chi ha perso almeno un match nelle pool, non è mai arrivato a tanto. Non avrà le bollicine, questa Francia, ma ha un po' di rogna addosso - e anche quella dose di fortuna che non guasta mai, perché un piazzato da centrocampo che passa sotto la traversa per millimetri (Leigh Halfpenny se avesse soffiato giusto un po' al momento del calcio avrebbe festeggiato due secondi dopo) è sintomo che il vento gira nel verso favorevole. 
Ha sconfitto l'Inghilterra ai quarti, prendendosi una rivincita sulla sconfitta di quattro anni fa nelle semifinali, prima di finire nuovamente sbattuta dall'Argentina nella finalina. Lièvremont se la prende con i suoi perché gli ordina di non uscire per festeggiare il successo del Galles: questi escono e li riprende duramente, svelando il tutto alla stampa come se nulla fosse. Nello spogliatoio non c'è un clima famigliare, ma non è un aggravante per forza: la Germania della Coppa del Mondo di calcio del 1982, quella sconfitta dall'Italia di Enzo Bearzot, non era messa tanto meglio. Neppure nell'Olanda che un anno fa si è giocata il Mondiale con la Spagna ci si scambiava abbracci e pacche sulle spalle con facilità. Ecco, poi sia i tedeschi che gli olandesi non hanno vinto. 

C'è d'altronde una formazione di calcio che si avvicina alla Francia 2011. E' allenata da un italiano e milita nella Premier League: il Manchester City degli sceicchi che in estate hanno acquistato Aguero, Nasri, Clichy. I tre sono andati ad allungare la lunga lista della spesa riservata a Roberto Mancini, uno che vince i campionati a patto che le rivali siano alle prese con problemi giudiziari, retrocesse in Serie B o sanzionate con punti di penalizzazione. 
Nel City è tutto un fiorire di talenti - o presunti tali - che di tanto in tanto si azzuffano in allenamento o direttamente con il tecnico (Balotelli e Tevez). Nella Francia i talenti ci sono eccome (avete visto come Maxime Medard ha evitato sabato il placcaggio di Jonathan Davies? Abilità che non impari da un giorno con l'altro e che ti porti evidentemente nel dna, basta raffinarle). Dovrebbero entrambe spaccare il mondo una volta in campo. Invece il City gioca spudoratamente di rimessa, palla lunga e spera che Dzeko e soci là davanti combinino qualcosa. Non ha tattica. Les Bleus una tattica paiono avercela e passa anche la loro per la rimessa: non quella laterale, ma difensiva. Le bottiglie di champagne al massimo le stapperanno dovessero completare l'opera, c'è tempo. 
Ma nello sport si tratta di vincere e tanto il City quanto i francesi è più facile che ora come ora arrivino secondi piuttosto che primi. Nel frattempo si portano dietro l'aria degli antipatici, non stanno simpatici a nessuno. Come l'Inter, via. 
Ieri sera i Citizens hanno superato 2-1 il Villareal in Champions League, con una rete Aguero al 93' (la prima era stata un autogol dello spagnolo Marchena). "Siamo stati fortunati, perché devi essere fortunato nell'ultimo secondo di partita. Ma avevamo avuto altre occasioni e quindi meritavamo di vincere". 
Lo ha dichiarato a fine partita Mancini, ma poteva essere anche Lièvremont. Dopo tutto un po' si assomigliano: uno ha il culto del bulbo, l'altro quello per i baffi alla Zorro. 

18 commenti:

Abr ha detto...

Post ricco di pregiudizi very anglo, Socio.
A parte che non è bello paragonar una team di rugby con un bunch di miliardari calciofili, il City ha problemi DENTRO lo spogliatoio, la Francia del rugby no, ha "semplicemente" tagliato fuori l'allenatore e il resto del mondo. Non è la stessa cosa.

Il paragone più simile è con l'Italia Mondiale 1982, che aveva tutta la stampa contro e veniva tacciata di "non juego", ma poi Rossi vinse la classifica cannonieri.
Soli contro tutti, vecchio schema psicologico. Unica differenza con quell'Italia, Bearzot allora giocò il ruolo del papà, mentre Lievremont fa il nonno rinco. che va rispettato ma non ascoltato.

Di certo gli AB - non i francesi - non sono tronfi come l'Olanda all'ultimo mondiale, essendo già stati socttati 4 anni fa (diversi quelli che c'erano, cfr. post precedente) e son decisamente più forti.
Quanto alla Spagna, ma quando mai madrilisti e catalani si son scambiati pacche sulle spalle? L'unico momento della loro storia in cui firmarono un patto di non aggressione fu all'ultimo mondiale. Ma poi Pujol festeggia sventolando per il campo la bandiera catalana, robe che se le facesse un calciatore leghista, il giorno dopo scatterebbe la carcerazione preventiva.

No, il paragone non regge. Con una squadra inglese che non sia l'Arsenal di Arséne, poi! Se ti leggono Oltralpe, ti vengono a cercare ... :o

ringo ha detto...

Beh, faremmo doppietta: a te vengono a cercarti i neozelandesi visto che gliel'hai tirata nei giorni scorsi, a me i francesi e almeno arriveremmo ad una definitiva resa dei conti.
Quanto ai pregiudizi, che dire? Non riuscirei nemmeno a difendere me stesso. Motivo per il quale per la mia tesi rimando al post in questione.

Abr ha detto...

Io sto con gli ippopotami

CM ha detto...

Abr, non hai capito un cazzo. Ringo voleva semplicemente mettere un po' di nomi famosi per risultare prima nelle ricerche su google. E' un pubblicitario.
Il prossimo post lo fa sulla posizione bassa da tenere in mischia con ampio riferimento fotografico al video porno di Belen e a quell'altro filmato delle donne.
E' avanti

CM ha detto...

Naturalmente "cazzo" era solo per il contesto di "video porno" e "Belen"

ringo ha detto...

Grazie per il suggerimento CM - che spreco. In effetti ci sarebbero alcune cosette da dire sulla mischia e la posizione da adottare per non finire in fallo.
Piuttosto, è "avanti" o "in avanti"?

Abr ha detto...

Ehh, il bacillo dei giornalaio gossipparo in effetti cellà.
Compensa il mio di bacillo, quello del professorino.

Nel caso in questione m'ha indisposto, tanto per NON adeguarmi al tuo linguaggio CM, non che dica della Francia (può dir quel che crede, se crede), ma trovarmi qui in casa un post col faccione di Mancini. Maddico?!?!

La prossima volta che mi farà il Socio? A proposito di marchigiani, mi posterà qui la foto
degli scarpari Della Valle, ad esempio di gestione manageriale di club?
E ringraziamo il cielo che è juventino. :)

Abr ha detto...

OT, errata corrige: l'unica volta che madrilisti e catalani del calcio firmarono un patto di non aggressione reciproca, fu nell'ultimo mondiale QUANDO I MADRILISTI SI CONTAVANO SULLE PUNTE DELLE DITA DI UNA MANO MONCA. Gli lasciarono le quote razziali insomma.

ringo ha detto...

Su su, abbiamo citato Zazzaroni su queste colonne, che vuoi mai che sia Mancini?

Abr ha detto...

Pure benaltrista è ....

Nick ha detto...

Dev'essere il gran parlare di arbitri degli ultimi giorni... Visto a cosa vi ha portato?
Abr, te la sei cercata :-)

Nick ha detto...

Ah, non occorre che il calciatore sia leghista. Basta che sia Veneto (magari d'adozione), l'hanno rischiato persino quelli della Benetton lo scorso anno. E meno male che vincono, sennò anche l'inesistente questione geografica delle franchigie la risolvevano per via giudiziaria. E adesso cambio discorso che sento già le sirene.

ringo ha detto...

Torniamo seri: a questa Club House manca un cuoco, ma so che Carletto ha imparato per bene l'arte e quindi la prossima volta apriamo anche la cucina, va bene? E poi brindiamo agli arbitri e anche ai francesi, ma non a Mancini e Zazzaroni.

Abr ha detto...

Eh ma questo è un club di rugby Nick: no excuses.

Sul discorso delle bandiere che si sventolano: non ho mai compreso (o meglio, fingo di non comprendere) come mai la rivendicazione orgogliosa della propria identità costituirebbe OFFESA per le altre.
Bisogna proprio avere delle code di paglia lunghe qualche parsec.
(appartengo a una generazione che ha vissuto sulla propria pelle la discriminazione linguistica).

Idem come si fa ad accomunare la richiesta di rispetto per la propria bandiera e quindi dell'identità, col razzismo.

La Spagna qui è avanti anni luce: nessuno ha menato scandalo, quella volta che han vinto i mondiali e sventolavan più bandiere a strisce piccole (catalane) che larghe (castillan-nazionali).

Gli scambi fecondi e la fratellanza, da che mondo è mondo si compiono sul "limes" riconosciuto da ambo le parti. Ti rispetto perchè mi faccio rispettare, io le mie cose le persone con me, tu fai lo stesso ergo ci rispettiamo a vicenda, ognuno dalla sua parte, scambiando quel che c'è da scambiare, lavoro incluso perchè no, qualora richiesto. Non mi parrebbe complicato.

Il casino dell' ALL IN invece, si chiama invaaioni barbariche o, per i "corretti", colonialismo.
Tant'è, coltivare idee del genere che si sa essere di minoranza, in questi tempi deficienti è un gran conforto.

gsp ha detto...

La differenza tra la Francia ed il Man City e' che la Francia e' abituata a vincere, vince e sa vincere, e non ha complessi d'inferiorita' verso nessuno. il Man City deve ancora vincere, e soffrono sempre le perette negli ultimi 5 minuti dello United.

pero' un parallelo Mancini, Lievremont c'e'. Se mancini davvero riesce a vincere anche la Premiership, sara' come Lievremont uno che vince, ma non si capisce bene come.

Abr ha detto...

:)
Do not under estimate Lievremont: è fuori come un balcone d'accordo, ma è il più giovane e l'unico non neozelandese alle semifinali. Scusate se è poco.

ringo ha detto...

E poi ti marchia con la Z di Zorro.

Abr ha detto...

... e pensa se fosse Sphalman ...

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