martedì 4 ottobre 2011

Punto campionati boreali

Finora ci siamo dedicati ai mondiali e alle dirette delle italo-celtiche, dalla prossima settimana si torna ad occuparci di campionati, promesso. Anche perché cominceranno a calare i reduci dal mondiale, alzando il livello ... sempre che siano integri e motivati - gli anni post mondiali sono sempre "pazzi", in tutti gli sport di squadra. Per adesso ci si accontenti di un recap complessivo, che tanto in giro non è che si trovi granché di più, mondiali o meno.

- Pro12, quinta giornata
Abbiamo vissuto sabato in diretta la bella vittoria casalinga 20 - 10 di Treviso sugli Scarlets, mete di Ludovico Nitoglia a fine del primo tempo e Brendan Williams al 55' più piazzati di Kris Burton contro una dell'ala Liam Williams, trasformata dall'estremo 21enne Daniel Newton che piazza anche un penalty.
Più tardi gli Aironi fanno come l'Italia: reggono benissimo ma solo un tempo a Dublino con Leinster, chiudendo la frazione in vantaggio 7-0 nonostante il giallo rimediato da Sinoti Sinoti, con meta di Nick Williams (è la giornata di questo cognome) trasformata da Tebaldi schierato all'apertura per lasciar spazio all'esordio in mediana di Tyson Keats, uno dei protagonisti dell'ottima stagione appena conclusa di Taranaki. Il secondo tempo si diceva è travolgente per gli avversari, che mettono a segno un parziale di 26-0 (paro paro a quelli concessi dagli Azzurri) con quattro mete di prammatica per il bonus.
L'altra partita giocata sabato vede la pessima (per le italiane) ma netta vittoria dei Glasgow Warriors a Cardiff per 13-34, quattro mete a due.
Venerdì altre cattive notizie dalle competitrici dirette delle italiane: Edinburgh batteva in casa Munster per 29-14 con due mete a una e 19 punti piazzati da Greig Laidlaw, i Dragons superavano Ulster 22-9 con meta del centro Tom Riley e 17 punti al piede di Jason Tovey; gli Ospreys superavano Connacht 20-15 (due mete a una), rimanendo unica squadra imbattuta e in testa alla classifica. Che risulta compressa nella parte mediana, con sei squadre tra cui Benetton tra 12 e 9 punti.

La classifica al quinto turno:





PtsW









Ospreys205










Munster174









Leinster143










Connacht Rugby143











Ulster Rugby123










Cardiff Blues112










Glasgow Warriors102










Benetton Treviso102











Edinburgh102










Newport Gwent Dragons92










Scarlets61










Aironi Rugby51









- Top14, sesta giornata
Sabato i campioni in carica di Tolosa hanno sconfitto la sino a quel momento unica imbattuta Clermont con un deciso 22-9 e bonus per le tre mete a zero. Partito JM Doussain per la Nuova Zelanda a rimpiazzo dell'ex tolosano ora Alverno Skrela (ma inutilizzato sinora: figurarsi, manco Trinh Duc è titolare), gioca l'altro ventenne Nicolas Bezy. In mediana, come Doussain: l'apertura è infatti saldamente di Luke McAlister .
[Inciso: ci son cose difficili da capire fuor di Francia e che pochi raccontano: ad esempio l'intercambiabilità dei due ruoli mediani che stiamo vivendo anche al mondiale  - Parra e Yachvili assieme - nello sconcerto di alcuni. Tra i transalpini è opzione abbastanza normale, proprio come (solo loro) fanno coi flanker. Difatti in Francia formano fin da giovanissimi dei mediani tout court, cioè mani e piedi buoni, non mediani di mischia scelti per il fisico da una parte e trequarti-estremi quindi aperture dall'altra. Con tutta la comprensione per Dominguez, che pure in Francia ha giocato ma di certe cose mostra in tv di non avere idea, fatto invero molto comune tra gli ex rugbisti che non sian diventati coach.]

Venerdì tre vittorie esterne su sei partite. C'è finalmente la prima vittoria per Biarritz: succede a Bordeaux, con uno striminzito 11-13,  recuperato dall'11-3 all'ora di gioco con una meta di punizione e i piazzati del ventenne apertura Barraque (nb: a corroborare quanto detto nell'inciso, Peyrelongue è schierato mediano per i baschi e questo aggiunge una informazione: il più esperto dei due in mezzo va vicino alla mischia, fuori si mette il "giovanotto"). Prevale in esterna anche Castres sul Lione per 16-18, con Pierre Barnard e Rory Kockott (mediano e apertura) a piazzare e neutralizzare la meta del lock Connie Basson e i piazzati dell'estremo Régis Lespinas. Infine passa Agen a Perpignan per 12-19,  riscattando immediatamente la sconfitta casalinga con Tolosa per un punto della scorsa settimana. Partita nervosa con un rosso al flanker di casa LeCorvec e un giallo al dirimpettaio Fono, la squadra ospite si porta in testa e tiene le redini della gara per tutto il tempo, marcando una meta col centro australiano Pelesasa e rispondendo con Conrad Barnard ai piazzati di Porical.

Fondamentale prima vittoria anche per Montpellier, in casa con Tolone per 19-6, meta di Timoci Nagusa (ma che ci fa in Francia? Niente mondiali per il 24enne ala figiana?). Vince anche lo Stade Francais su Brive per 28-17; punti dei parigini tutti di Julien Dupuy che segna anche una meta e recupera il vantaggio iniziale dei Cujoux arrivato a 3-14 con due mete. Infine Bayonne finalmente vince, battendo gli altri parigini del Racing con Dellapè titolare per 27-23, rispondendo con ben otto punizioni piazzate da Benjamin Boyet e un drop di Garcia alle due mete messe a segno dai due centri figiani Josh Matavesi (20 anni) e Virimi Vakatawa (19 anni) del team di Berbizier. Il terzo figiano in campo è il flanker Jone Qovu: anche questi, vista la deludente nazionale figiana ai Mondiali, perché li han lasciati in giro? Boh.

La classifica del sesto turno:




2 commenti:

GiorgioXT ha detto...

Riguardo alla questione MM/MA in Francia si tende a far fare la gestione del gioco al mediano di mischia più che all'apertura , ed è vero che non c'è una formazione molto diversa fra i due.

E' anche vero che non stata una caratteristica solo francese, anche negli All Blacks ai tempi di Marshall e anche di Kelleher il MM faceva il playmaker

Abr ha detto...

Grazie per il supporto tecnico ed esperienziale, Giorgio.
Vero che anche gli AB eran così, ma non mi pare lo siano ancora: vedo le loro aperture sovente mescolate con gli estremi o coi centri come si fa ovunque (in Australiana tanto per cominciare). Storai tutta diversa invece in Sudafrica, il regno delle specializzazioni a partire dalla terza linea, dove anche lì i francesiinvece amano il melange.

Tornando in mediana, i francesi al contrario dei Kiwis insistono: vedi la loro Under20 coi tolosani Bezy e Doussain assolutamente intercambiabili.

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